Cisl Brescia in prima linea nella campagna contro lo sfruttamento sessuale

Milano, 6.10.2017

E’ una battaglia di umanità prima ancora che di cultura quella che va combattuta contro lo sfruttamento sessuale che si consuma ai bordi delle strade di tanta parte della nostra provincia così come accade ogni giorno, purtroppo in tante altri parti del nostro Paese. Ed è una battaglia che la Cisl di Brescia vuole combattere insieme a tutte le realtà associative che sono in prima linea contro la tratta degli esseri umani, la violenza contro le donne ed ogni atto che va contro la dignità della persona. Nel convegno che si è tenuto ieri mattina nell’Auditorium della Cisl bresciana, tante voci hanno concorso alla definizione di questo percorso di impegno e di sensibilizzazione. Una mattinata di analisi e di riflessione sul fenomeno e sulle sue conseguenze, sottolineato dalle testimonianze di alcune giovani donne sfuggite al racket della prostituzione, che è terminato idealmente a Castegnato.
Nel cimitero della cittadina alle porte della città, infatti, c’è una tomba che l’amministrazione comunale fece comporre nel 2005 dopo il ritrovamento del corpo di una prostituta orrendamente violentato e mutilato. Il sindaco di allora era Giuseppe Orizio, oggi componente della segreteria provinciale dei pensionati Cisl, che intervenendo al convegno ha ricordato quel drammatico episodio.
Al termine dell’incontro Liliana Ocmin, responsabile nazionale del Coordinamento Donne Cisl, ha chiesto di poter deporre i fiori che le erano stati donati sulla tomba di quella giovane donna rimasta senza nome. Lo ha fatto personalmente, accompagnata dalla coordinatrice di Brescia Eleonora Feroldi, da Francesco Diomaiuta e Alberto Pluda della segreteria provinciale della Cisl.