Cisl Milano Metropoli: allarme organici all’Inps

Il personale è in continuo calo soprattutto a causa dei pensionamenti e l’età medeia dei dipendenti è elevata

Milano, 2.3.2022

E’ allarme organici all’Inps dell’area metropolitana milanese. Il Comitato provinciale dell’istituto previdenziale ha votato un ordine del giorno in cui esprime “grande preoccupazione rispetto alla tenuta, con un numero così basso di risorse, della riorganizzazione delle strutture territoriali dell’Inps” e chiede “che nella ripartizione delle prossime assunzioni alla sede di Milano e alle sue relative Agenzie sia assegnato un congruo numero di risorse umane, indispensabile per far fronte alle numerose necessità del territorio garantendo così servizi efficienti e di qualità per l’utenza”.

“La situazione è seria – osserva il segretario della Cisl Milano Metropoli, Eros Lanzoni -, il personale è in continuo calo soprattutto a causa dei pensionamenti e l’elevata età media dei dipendenti fa pensare che nel prossimo futuro non andrà meglio. Il numero di chi esce deve essere almeno compensato da quello di chi entra. Servono nuove assunzioni, altrimenti a farne le spese saranno la qualità del servizio e gli utenti, siano essi cittadini o imprese”.

L’ordine del giorno evidenzia che attualmente i dipendenti sono 1.039 (di cui 934 con profili amministrativi) e con una età media elevata (il 47,9% ha tra i 51 e i 60 anni, il 22,3% più di 60, mentre i giovani, tra 28 e 40 anni, sono appena il 16,2%).

Soltanto nel 2021 l’organico è diminuito di 89 unità (79 per pensionamento, 10 per trasferimento). Inoltre, si legge “per l’anno 2022 sono prevedibili le cessazioni dal servizio di 24 dipendenti a cui vanno aggiunti 32 dipendenti over 65 prossimi al pensionamento nel breve periodo ed altri 4 o 5 dipendenti prossimi al trasferimento presso altre sedi”.

“Ma a preoccupare – aggiunge Lanzoni – è anche l’esiguità del personale medico-sanitario. Attualmente i medici sono appena 8 e i sanitari 11. Con numeri simili e in un territorio ampio e ricco di attività produttive come il milanese è praticamente impossibile effettuare le visite per l’accertamento delle invalidità e anche quelle fiscali in modo efficace. Nell’agosto del 2019 sono state effettuate nuove assunzioni, ma il loro impatto è stato completamente annullato dalle fuoriuscite di questi ultimi anni”.