Congressi, Mirko Dolzadelli riconfermato segretario generale Fim Cisl Lombardia

Con lui in segreteria Emanuele Fantini

Milano, 2.2.2022

Mirko Dolzadelli è stato riconfermato segretario generale della Fim Cisl Lombardia, la categoria che organizza e rappresenta i lavoratori metalmeccanici. Con lui in segreteria Emanuele Fantini. L’elezione è avvenuta al termine dell’11° congresso regionale della categoria, che ha riunito al cinema teatro Rondinella di Sesto S. Giovanni 150 delegati, in rappresentanza di 50mila iscritti.

“Prospettiva, generatività, empatia, identità” le parole chiave scelte per la due giorni di confronto e dibattito, che ha fatto il punto sulle trasformazioni in corso nel mondo del lavoro metalmeccanico e le sfide per il futuro della rappresentanza: dalla digitalizzazione alla transizione ecologica, dal mutamento degli scenari competitivi al livello globale alla crescente internazionalizzazione delle imprese e alla necessità di rafforzare le alleanze sindacali a livello sovranazionale.
“I benefici della digitalizzazione sono tutt’altro che automatici e vanno accompagnati in modo simmetrico con investimenti complementari in competenze e nuova organizzazione del lavoro – ha sottolineato il segretario generale Mirko Dolzadelli nella sua relazione -. Per affrontare efficacemente queste sfide è necessaria una trasformazione profonda e culturale del tessuto manifatturiero, che riguarda non solo le imprese, ma anche i contesti territoriali in cui operano, poiché sono anche necessarie migliori infrastrutture e adeguate politiche contrattuali maggiormente diffuse a livello aziendale e territoriale”.


Fondamentale, dunque, “investire sulla formazione continua e sulle politiche attive del lavoro, anche utilizzando le risorse del Pnrr”. In un mondo del lavoro sempre più globale, occorre inoltre rafforzare le alleanze e le reti tra sindacati europei e internazionali, “perché nessun lavoratore di nessun paese resti indietro”.
“La Lombardia è una regione gateway, con una forte vocazione internazionale, e la sua diversificazione settoriale e dimensionale di impresa fa sì che all’interno dei propri confini venga prodotto ben il 71% del valore aggiunto all’export totale – ha ricordato Dolzadelli -. Dobbiamo costruire un nuovo patto sociale, in Italia e nel resto d’Europa, che metta al centro la partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori, l’equità e la redistribuzione della ricchezza, i diritti e sistemi di welfare universali e adeguati”.