Continua la strage sul lavoro, sindacati: si intervenga con urgenza

Oggi ha perso la vita un operaio della Bandera di Busto Arsizio

Milano, 5.5.2021

Ennesima tragedia nel mondo del lavoro. Oggi un lavoratore di soli 49 anni, padre di due bambine di otto e sette anni ha perso la vita durante il suo turno di lavoro mentre stava facendo manutenzione ad una alesatrice. Lavorava nell’azienda metalmeccanica Bandera di Busto Arsizio.

L’andamento degli infortuni e delle morti sul lavoro in Lombardia sta peggiorando: 27 morti nei primi 3 mesi del 2021 rispetto ai 21 infortuni mortali a marzo del 2020.
“Come organizzazioni sindacali consideriamo la sicurezza sul lavoro un diritto fondamentale e pretendiamo si faccia il necessario per garantire un lavoro sano e sicuro, chiediamo investimenti da parte delle aziende nella cultura della sicurezza e nella prevenzione di cui oggi tanto si parla, ma con insufficiente impegno per attuarle nell’organizzazione del lavoro”, scrivono Cgil, Cisl e Uil Lombardia e del territorio in una nota.
“Regione Lombardia deve restituire operatività ai Servizi di Prevenzione negli Ambienti di Lavoro cui spetta la vigilanza sul rispetto delle norme e la prevenzione, rafforzando il personale dedicato ai controlli nelle aziende. Occorre un impegno comune sulla formazione continua e adeguata ai cicli produttivi – proseguono -. Chiediamo un forte impegno da tutte le istituzioni ad ogni livello perché il tema della sicurezza e della prevenzione nei luoghi di lavoro sia prioritario nella agenda politica e vi sia un adeguato stanziamento di risorse economiche e di personale.

“Un pensiero commosso va ai familiari di Christian Martinelli, cui ci stringiamo con dolorosa e sentita solidarietà”, concludono i sindacati.

Domani, annuncia la Fim Cisl dei Laghi in un comunicato, un presidio sarà organizzato davanti all’azienda di Busto Arsizio, dalle 9,00 alle 11,00.

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