Contrasto povertà, Alleanza lombarda: risposta debole dalle linee guida della Regione

Milano, 8.1.2018

In Lombardia sono oltre 670 mila le persone che vivono in condizioni di povertà relativa e più di 26mila le famiglie che stanno beneficiando del Reddito di Inclusione. Ma le linee guida assunte da Regione Lombardia danno una  risposta ancora debole a questa situazione di disagio. E’ quanto afferma l’Alleanza contro la povertà Lombardia, che in un documento illustra e spiega le sue valutazioni delle linee di sviluppo delle politiche regionali di prevenzione e contrasto alla povertà 2018-2020.

“Regione Lombardia con la delibera di Giunta n.662/2018, ha assunto le linee di sviluppo delle politiche regionali di prevenzione e contrasto alla povertà 2018-2020, secondo le previsioni dal Piano nazionale – spiega Paola Gilardoni, portavoce dell’Alleanza contro la povertà Lombardia -. Nel corso della predisposizione del documento ci sono stati momenti di  approfondimento presso l’assessorato, con l’intendimento che si potesse giungere ad una posizione condivisa. Il confronto non ha portato al risultato auspicato, non considerando i contributi avanzati dall’Alleanza regionale contro la povertà”.

LE OSSERVAZIONI DELL’ALLEANZA LOMBARDA

L’articolato della dgr 662/2018, secondo l’Alleanza, risponde in modo marginale alle indicazioni contenute nel dlgs 147/2017:

  • Non sono previste risorse proprie regionali di integrazione del finanziamento nazionale, come peraltro richiesto dall’Alleanza contro la povertà in Lombardia.
  •  La ripartizione delle risorse agli Ambiti Territoriali non tiene in considerazione la presenza delle persone senza dimora limitandosi a considerare unicamente il numero degli abitanti.
  • Il piano non propone i necessari rafforzamenti dei servizi sociali e degli specifici interventi del sistema (segretariato sociale, servizio sociale professionale, tirocini finalizzati all’inclusione sociale, sostegno socio educativo, assistenza domiciliare, sostegno alla genitorialità, servizio di mediazione culturale, servizio di pronto intervento sociale).
  • Non sono previste le modalità operative per la costituzione delle equipe multidisciplinari, perdendo l’opportunità per un doveroso coinvolgimento del terzo settore.
  • Le linee di sviluppo proposte non prevedono un adeguato ruolo di coordinamento ed indirizzo proprio dell’ambito regionale per favorire l’integrazione tra gli interventi sociali, per inserimento lavorativo, e la formazione, rinviando la materia a livello di confronto territoriale.

“ORIENTAMENTO CHE FATICA AD AFFRONTARE LA COMPLESSITA'”

“Nell’insieme le linee guida riflettono un orientamento che fatica ad affrontare la complessità delle molteplici dimensioni e dei diversi gradi della povertà ed esclusione sociale – afferma Gilardoni -.
Manca altresì una relazione ed un collegamento tra le misure di prevenzione con quelle di contrasto alla deprivazione economica e sociale delle persone e delle famiglie che consenta di affrontare in maniera armonica ed efficace le diverse condizioni di disagio ed esclusione”.

OCCORRONO RISORSE AGGIUNTIVE 

L’Alleanza sollecita l’impegno della Regione a rendere disponibili proprie risorse da correlare a quelle già destinate al Reddito di autonomia.

 

LEGGI – IL DOCUMENTO DELL’ALLEANZA CONTRO LA POVERTA’ LOMBARDIA