Contratti, firmata l’ipotesi di rinnovo per le banche di credito cooperativo

Milano, 10.1.2019

Accordo raggiunto per il rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro per i circa 35 mila dipendenti del Credito Cooperativo italiano, scaduto il 31 dicembre 2013. L’intesa è stata sottoscritta da Fabi, First Cisl, Fisac Cgil, Uilca, Ugl Sincra, e Federcasse. Sotto il profilo economico, il contratto prevede un aumento medio di 85 euro mensili, con decorrenza dal 1 gennaio 2019 adeguandosi a quanto già in atto da tempo per il resto dell’industria bancaria.

IL COMMENTO DELLA FIRST CISL

“Finalmente per il lavoratori del credito cooperativo c’è un contratto che mette un punto fermo nel travagliato percorso di riforma del sistema e accompagna l’avvio e l’affermarsi dei gruppi bancari in uno scenario nuovo per ogni singola Bcc”, afferma il segretario nazionale della First Cisl, Pier Paolo Merlini. “Avendo sancito la continuità del rapporto di lavoro – aggiunge – nel caso di trasferimenti derivanti dalla riorganizzazione, auspichiamo che ora il confronto proceda speditamente nei gruppi che si sono costituiti per addivenire a un accordo quadro univoco anche sulla mobilità: sarebbe l’occasione per riaffermare le caratteristiche solidaristiche del credito cooperativo, con quello stesso spirito che ci ha permesso di avviare, con questo contratto, un Osservatorio nazionale permanente di confronto e di dialogo tra parte datoriale e parte sindacale e di istituire la banca del tempo”.

85 EURO MEDI DI AUMENTO MENSILE

“Sotto il profilo “economico – aggiunge Giovanni Sentimenti, referente nazionale di First Cisl del settore del credito cooperativo – possiamo essere soddisfatti dall’intesa raggiunta che riconosce un aumento di 85 euro mensili sulla figura media”.