Contratti, intesa con Confcommercio sul nuovo modello

Milano, 24.11.2016
 
Cgil, Cisl e Uil hanno firmato l’accordo sul nuovo modello contrattuale nel terziario con Confcommercio. L’accordo parte dall’intesa per stabilire criteri di misurazione della rappresentanza non solo per le organizzazioni sindacali, ma anche per la parte datoriale. Il contratto nazionale rimane centrale ed è affiancato dal contratto aziendale o territoriale che può in parte modificarlo. Non ci sono automatismi per gli aumenti, ma si fa riferimento agli andamenti dei settori e ai risultati della trattativa. In particolare poi le parti “individuano la necessità di arginare fenomeni di dumping, soprattutto di tipo retributivo, attraverso adeguate misure legislative che garantiscano il rispetto delle retribuzioni minime individuate dai contratti collettivi nazionali sottoscritti dalle organizzazioni datoriali e sindacati comparativamente più rappresentativi”. Vengono inoltre rafforzati il welfare contrattuale e la bilateralità. Infine le parti concordano sulla volontà di avere una sede di confronto permanente. “Tale accordo riafferma il ruolo e il valore del contratto nazionale, come primaria fonte normativa e salariale, nonché, centro regolatore dei rapporti di lavoro – afferma Gigi Petteni, segretario confederale Cisl -. Contestualmente, viene confermata la volontà delle Parti di estendere quantitativamente e qualitativamente la  contrattazione di secondo livello.
In termini generali, esso ribadisce l’importanza dei corpi intermedi come soggetti di rappresentanza e portatori di interessi che devono avere una funzione di indirizzo sociale, politico ed economico per il Paese”. 

A seguito del documento unitario Cgil, Cisl e Uil del 14 gennaio 2016 questa è la terza intesa a livello confederale, dopo Confapi e gli artigiani, che viene sottoscritta, a dimostrazione del comune intento di rinnovare le relazioni sindacali e il modello contrattuale al fine di renderlo più rispondente ai cambiamenti che stanno interessando il mercato del lavoro, in un’ottica di sempre maggiori tutele per le lavoratrici, i lavoratori e le imprese.