Dirigenza medica, sanitaria, veterinaria, accordo sulle risorse aggiuntive Covid-19

Intesa riguarda anche la dirigenza professionale, tecnica e amministrativa del Servizio sanitario regionale

Milano, 27.5.2020

Cisl Medici Lombardia e le altre organizzazioni sindacali della Dirigenza Medica, Sanitaria, Veterinaria, Professionale, Tecnica e Amministrativa del Servizio Sanitario Regionale hanno nella nottata di oggi raggiunto l’intesa sulle risorse aggiuntive previste per l’emergenza Covid-19.
Presupposto di questo accordo e prioritario per le prossime settimane è l’impegno delle parti a proseguire il confronto, mediante incontri con cadenza ravvicinata, il primo dei quali è previsto per il 4 giugno, sui seguenti punti:
• misure di sorveglianza sanitaria e di sicurezza dei lavoratori, in correlazione con le diverse fasi della pandemia COVID in atto. In particolare si punta a uniformare il più possibile il comportamento delle aziende;
• applicazione degli artt. 1 e 2 del DL 34/2020 (cd Decreto Rilancio) sul rafforzamento dell’assistenza territoriale e sul riordino della rete ospedaliera, chiesti da anni e indispensabili per arginare il contagio COVID e assicurare le cure necessarie alla cittadinanza che non accede ai presidi ospedalieri;
• gestione del rapporto di lavoro, in considerazione dell’attuale assetto normativo e del diritto del lavoratore al recupero psico-fisico ed alla conciliazione dei tempi lavoro-famiglia: fruizione di ferie e permessi, accesso al lavoro agile, eventuale riposo compensativo per operatori impegnati nel trattamento di pazienti Covid in picco pandemico;
• remunerazione di prestazioni aggiuntive rese nella fase emergenziale e da svolgere per il progressivo recupero delle prestazioni ordinarie sanitarie e non;
• applicazione dell’art. 6 del Ccnl 2016-2018 Area Sanità “Confronto regionale” come premessa alla costruzione di corrette relazioni sindacali finalizzate ad una fattiva collaborazione tra le parti;
• monitoraggio di accordi incentivanti e loro integrazione in presenza di nuove opportunità legislative.

“L’accordo economico, raggiunto con lo sforzo e il lavoro di entrambe le parti, non può essere disgiunto dal confronto sui temi annunciati – scrivono i sindacati in una nota unitaria-. Come sindacati crediamo di aver fatto sino in fondo il nostro lavoro, riconoscendo ai colleghi un premio globale di circa 55 milioni di euro compresi oneri contributivi e fiscali secondo”.

Gli accordi siglati sono:

  1. Risorse Aggiuntive Regionali per un totale di 24 milioni (fascia unica 1000 euro pro capite più 173 euro per chi svolge turni notturni)
  2. Risorse del Cura Italia per circa 10 milioni a remunerare le condizioni disagiate di lavoro (turni notturni e festivi e reperibilità)
  3. Risorse stanziate da Regione Lombardia per un totale di circa 22 milioni di euro come premio per il lavoro durante l’emergenza pandemica secondo cinque fasce.

“Sicuramente il ristoro economico non può lenire il dolore delle famiglie dei colleghi deceduti e tutti coloro che si sono ammalati in questa terribile pandemia – scrivono i sindacati – ma è solo un primo passo verso una migliore tutela che ha nella prevenzione il suo cardine principale. Nelle prossime settimane affronteremo anche il tema dell’utilizzo delle ulteriori risorse che si renderanno disponibile con il DL 34/2020”.

Le organizzazioni sindacali si apprestano quindi a chiudere questa prima fase dell’emergenza, consapevoli dell’immenso sforzo dei colleghi tutti in un quadro che ha visto il sistema in fortissima crisi, ma che ha saputo reggere il tremendo urto attraverso la professionalità di tutti i dirigenti, fulcro del servizio sanitario regionale.

IL COMUNICATO INTERSINDACALE: