Ennesimo infortunio mortale sul lavoro. Fit Cisl Lombardia: inconcepibile

Cgil, Cisl e Uil di Bergamo: la ripresa produttiva non può essere pagata col sangue dei lavoratori.

Milano, 4.6.2021

“Ennesima tragedia sul lavoro, siamo sgomenti. Morire così, mentre si lavora, essere travolti e schiacciati da una balla di polietilene del peso di 5 quintali. E’ semplicemente inconcepibile”. Così il segretario generale della Fit Cisl Lombardia, Giovanni Abimelech, commenta la notizia dell’incidente mortale accaduto questa mattina ad un conducente di camion 59enne, a Leffe in provincia di Bergamo. “Ormai la lista delle morti sul lavoro si allunga sempre di più. Ben ha fatto il presidente della Repubblica a sottolineare questo dramma – conclude -. Tutta la struttura della Fit Cisl piange la scomparsa del lavoratore e si stringe al lutto dei suoi cari”.

A fronte dell’ennesimo infortunio mortale, Cgil, Cisl e Uil di Bergamo ribadiscono che “La forte ripresa produttiva che si sta registrando, soprattutto nel manifatturiero, in provincia di Bergamo non può essere pagata con il sangue dei lavoratori”.
“Dall’inizio dell’anno le vittime nella nostra provincia sono 6 – scrivono in una nota unitaria -. Un numero inaccettabile, visto che già un solo morto sarebbe di troppo in questa macabra contabilità. Siamo stanchi, e sono stanchi i lavoratori che escono di casa la mattina senza essere certi di ritornare la sera. La crisi dello scorso anno e la ripresa economica appena iniziata non possono essere la scusa per ignorare le norme di sicurezza o per chiedere ai dipendenti di adottare ritmi forsennati che mettono a rischio la loro incolumità e salute”.