Fiav di Agrate, sciopero e presidio contro la chiusura

La società vuole chiudere. A rischio 46 posti di lavoro

Milano, 21.2.2022

Otto ore di sciopero alla Fiav di Agrate, con presidio davanti ai cancelli, con la partecipazione di tutte le lavoratrici e i lavoratori. Dopo anni di crisi, la società del gruppo Calvi ha deciso la chiusura e il licenziamento di 46 dipendenti.
“Calvi ha acquistato e trasferito da Lambrate la storica azienda Fiav Mazzacchera (nata nel 1913) e per
molti anni ha gestito produzioni particolari senza fare investimenti e piani produttivi se non quelli di
spostare attività in altre realtà del gruppo senza pensare a investimenti per produzioni alternative – scrivono Fim, Fiom e Sial Cobas in una nota -. Ora trova più comodo, dopo essere uscita da un percorso finanziario accidentato, chiudere lo stabilimento di Agrate”.
Lo sciopero è stato proclamato a seguito delle assemblee con i lavoratori di venerdì 18 febbraio, in
quanto la proposta aziendale è stata valutata insufficiente.
L’azienda ha ipotizzato un recupero parziale di attività e produzione con l’assunzione per circa 18
lavoratori in Calvi o in alcune società del gruppo e un incentivo per i restanti lavoratori.
Giovedì 24 febbraio è programmato un incontro, in quanto scadono i 45 giorni della procedura per poi
aprire il tavolo presso la regione. Per la stessa giornata è proclamato un ulteriore sciopero, dalle 12 alle 14.
“Chiediamo più assunzioni, un impegno alla ricollocazione da parte delle società del gruppo Calvi, per i lavoratori licenziati e un incentivo maggiore a sostegno delle famiglie si troveranno con la perdita del posto di lavoro”, afferma Gabriele Fiore, della Fim Monza Brianza Lecco.