Forestali, sindacati: Regione Lombardia non stanzia i finanziamenti promessi

Milano, 1.6.2017

A causa dei ritardi dei finanziamenti regionali e il mancato avvio dei bandi specifici del Piano di sviluppo rurale, il territorio montano della Lombardia è ad alto rischio ambientale. E’ quanto denunciano i sindacati di categoria dei lavoratori forestali, Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil della Lombardia, che questa mattina hanno tenuto una conferenza stampa a Breno, presso la sede della Comunità Montana della Valle Camonica, per riportare l’attenzione sulla difficile situazione dei lavoratori del settore, che rischia di ripercuotersi su tutto il territorio.
“Nonostante mesi di promesse la Regione non ha fatto nulla di concreto per finanziare l’attività dei consorzi forestali – afferma Oliviero Sora, della Fai Cisl Lombardia -. A fine ottobre scorso l’assessore Fava ci aveva assicurato che nel giro di 12 mesi sarebbero stati messi a disposizione 7,5 milioni di euro per i servizi ambientali in tre tranche. Ad oggi, sono stati stanziati solo i primi 2,5 milioni, vale a dire 100.000 euro per Consorzio Forestale. Degli altri 5 milioni non c’è traccia nei bilanci della Regione. Inoltre, i bandi per la forestazione sono partiti molto in ritardo, non permettendo l’utilizzo dei finanziamenti già quest’anno”. “Il risultato è una carenza strutturale di risorse che non consente ai Consorzi di dare lavoro ai circa 350 forestali operativi in Lombardia”. A causa dell’assenza dei finanziamenti regionali, nel 2016 i forestali lombardi hanno lavorato solo 100 giorni. “Il risultato è che i paesi si stanno spopolando, le foreste continuano a estendersi in maniera incontrollata e aumenta il rischio di disastri ambientali – afferma Sora -. Se i forestali non lavorano com’è possibile prevenire frane e allagamenti?”.
Da qui la richiesta di un “cambio di rotta” lanciata direttamente al presidente, Roberto Maroni. “Non bastano i proclami – conclude il segretario regionale Fai -. Il presidente Maroni deve dimostrare coi fatti di volersi occupare della montagna e dei suoi abitanti”.
Sono 27 i consorzi forestali che operano in Lombardia, con circa 350 dipendenti. Complessivamente i consorzi lombardi gestiscono oltre 110mila ettari di superfici agro-silvo-pastorali ed oltre il 10% dei boschi. I comuni a rischio idrogeologico individuati dal ministero sono oltre 900, dei quali 231 a rischio frana, 435 a rischio alluvione e 248 sia a rischio frane che alluvioni.

Ascolta l’ultima puntata di RadioLavoro sulle difficoltà dei lavoratori forestali lombardi.