Gianetti di Ceriano laghetto, presidio contro i licenziamenti

Attesa per l’incontro al Mise di giovedì

Milano, 20.7.2021

Il prossimo incontro è in programma giovedì alle 18 al Ministero dello Sviluppo Economico. Allora, le organizzazioni sindacali incontreranno la viceministra Alessandra Todde. All’appuntamento in videoconferenza sono invitati a partecipare anche i rappresentanti di Regione Lombardia e la direzione aziendale di Gianetti Fad Wheels. Al centro dell’incontro ci sarà la vertenza dell’azienda produttrice di ruote di Ceriano Laghetto. I 152 dipendenti del sito produttivo brianzolo sono stati improvvisamente licenziati e attendono di capire quale possa essere il loro futuro, tra la speranza di riprendere la produzione e lo spettro della chiusura definitiva dell’azienda.

Oggi, intanto, nell’ambito della mobilitazione generale unitaria Cgil, Cisl e Uil territoriali e dello sciopero indetto dai sindacati metalmeccanici, si è svolto un presidio unitario davanti alla sede della provincia di Monza e Brianza. Un’iniziativa promossa da Cgil, Cisl e Uil territoriali, insieme a tutte le categorie delle lavoratrici e dei lavoratori, che tende a ribadire l’importanza del “caso” Gianetti in questo particolare momento. Alla mobilitazione hanno partecipato oltre 300 persone.

Angela Mondellini, Mirco Scaccabarozzi e Abele Parente, segretari generali di Cgil, Cisl e Uil Monza e Brianza, hanno avuto un incontro, insieme ai delegati dell’azienda metalmeccanica, con il presidente della provincia Luca Santambrogio, il suo vice Riccardo Borgonovo e Dante Cattaneo, vicesindaco di Ceriano Laghetto. “Abbiamo chiesto alla provincia di farsi parte attiva e di cercare di intervenire nei confronti dei vertici del fondo Quantum, proprietario dell’azienda – hanno dichiarato i dirigenti sindacali al termine dell’incontro –. Purtroppo stiamo assistendo ad altri casi negativi nel settore automotive, c’è il rischio di un effetto domino con conseguenze anche sull’intero indotto, in Brianza e in altri territori”.

L’obiettivo comune è quello di riprendere al più presto la produzione, anche perché un’azienda ha recentemente mostrato interesse per rilevare l’attività. Diventa, quindi, indispensabile una rapida cessione della società a un’altra proprietà con un serio progetto industriale: “Lo stesso fondo dovrebbe agevolare un eventuale passaggio di consegne: chiediamo alla proprietà di ritirare la procedura di licenziamento e di riaprire lo stabilimento per evitare di perdere clienti”, hanno dichiarato i rappresentanti sindacali della Gianetti.

“Il governo deve intervenire con forza contro queste multinazionali, che scaricano addosso ai lavoratori i licenziamenti, senza neanche iniziare una discussione con le organizzazioni sindacali”, ha affermato Ferdinando Uliano della segreteria nazionale della Fim anche a nome di Fiom e Uilm.

Solidarietà ai lavoratori della Gianetti è stata espressa anche dai lavoratori di altre aziende: al presidio di questa mattina era presente una delegazione dell’Iveco di Suzzara e le lavoratrici e i lavoratori di Adac, mentre davanti ai cancelli dell’azienda di Ceriano il presidio era rafforzato dalla presenza dei lavoratori della Electtrolux di Solaro.