Giornata della Memoria, Cgil, Cisl e Uil Lombardia con gli studenti. Verso Auschwitz e Birkenau

Milano, 26.1.2017
 
Diventeranno testimoni di resistenza, un compito impegnativo ma inevitabile per le decine di studenti di quarta e quinta superiore  che questa mattina si sono dati appuntamento allo Spazio Arte di Sesto S. Giovanni, per l’incontro preparatorio al Treno della memoria 2017 di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia. “Un viaggio che vuole consegnare alle nuove generazioni la memoria delle deportazioni e dello sterminio, perché la facciano propria ed elaborino una coscienza capace di contrastare ogni tentazione di discriminazione e di annientamento dell’altro”, spiega Bruno Bersani, presidente del Comitato “In treno per la memoria”.
A fine marzo gli studenti partiranno per Auschwitz e Birkenau, per toccare con mano l’orrore della follia nazista. Questa mattina, in occasione della Giornata della Memoria, con il contributo di sindacalisti, storici, e dei La Malaleche, gruppo musicale  che parteciperà al viaggio, hanno approfondito i temi della memoria, della resistenza, la situazione dei bambini e delle donne nei campi, oltre che il sistema concentrazionario quale futuro voluto dai nazisti per l’Europa. “La memoria non è la storia, è altro – ha sottolineato Elisabetta Ruffini, direttore dell’Istituto Storico di Bergamo -. È passato che decidiamo di lasciare vivo nel presente. E la si vive insieme, perché è una scelta di tutti i cittadini, non affare degli storici, e purtroppo non è un antidoto affinché il male non si ripeta più”. Memoria che si nutre anche di esperienza diretta, come ha sottolineato il sindaco di Sesto S. Giovanni, Monica Chittò: “La storia si impara anche andando sul posto, nei luoghi luoghi dove fatti anche terribili sono accaduti – ha detto ai ragazzi –. Vi consiglio di andare liberi, ma con l’attenzione a raccogliere le emozioni che quei luoghi vi trasmettono, perché le emozioni sono ciò che vi porterete dentro e che vi renderanno testimoni di resistenza”. Sul treno con gli studenti, i lavoratori e i pensionati, oltre  680 persone, quest’anno ci sarà anche un violino, che da Auschwitz arriva e che là suonerà, per ricordare il ruolo che la musica aveva nei campi. “Era utilizzata come strumento per dare il ritmo – ha spiegato Ruffini -. Ogni campo aveva un orchestra composta di prigionieri, per allietare le visite dei gerarchi ed anche per dare il ritmo alle squadre di prigionieri che uscivano per il lavoro forzato.  Ma la musica era anche un atto di resistenza: cantare di nascosto con gli altri prigionieri era un modo per sentirsi umani”. 
Ricevuto anche quest’anno l’alto patronato del presidente della Repubblica, il treno della memoria di Cgil, Cisl e Uil della Lombardia partirà dalla stazione centrale di Milano il prossimo 23 marzo, per farvi ritorno il 27. “Questa nostra iniziativa vuole ribadire con forza – sottolinea Osvaldo Domaneschi, segretario generale Cisl Lombardia – l’impegno del mondo del lavoro contro ogni totalitarismo, ogni barbarie, recuperando ogni anno la memoria di quanto è avvenuto e riaffermando il ruolo fondamentale del mondo del lavoro contro chi vorrebbe ancora oggi ridurre la democrazia al consenso incondizionato all’autorità costituita”.