Giovani e sindacato, il 45% degli under-35 iscritti alla Cisl Lombardia pronto a impegnarsi in prima persona

Milano, 30.5.2019

Giovani, veloci, in movimento. Ma con un gran bisogno di certezze, per costruirsi un futuro, e una discreta voglia di impegnarsi, anche in prima persona, per migliorare diritti e tutele proprie e dei colleghi. E’ la fotografia dei giovani iscritti alla Cisl Lombardia, scattata da una ricerca condotta nei mesi scorsi da Euromedia research su un campione di 500 ragazzi e ragazze tra i 18 e i 35 anni. Complessivamente sono ben 58.009, in crescita del 4,08% rispetto al 2017, gli under35 iscritti alla Cisl Lombardia che ha chiuso il tesseramento 2018 in crescita rispetto all’anno precedente, con 745.148 iscritti (+0,8%), e in particolare con un aumento del 2,2% dei lavoratori attivi. In calo dell’1,3%, invece, gli iscritti pensionati, che si attestano sulle 322.292 tessere.

A dispetto della rivoluzione 4.0, dall’indagine emerge che le motivazioni per cui i giovani si rivolgono al sindacato sono le stesse che più di 70 anni fa ne hanno determinato la nascita: il 28% si è infatti iscritto per il desiderio di migliorare, insieme ai suoi colleghi e a tutti gli altri lavoratori, i diritti, le tutele e il salario sul lavoro; il 27,4% perché “meglio essere iscritti a un sindacato, nel caso in cui ne avessi bisogno”. Nella scelta della “sigla” pesa poi molto l’esperienza concreta: il 39% ha scelto la Cisl perché un parente o amico lo ha indirizzato, mentre il 30,4% per la conoscenza e la fiducia nel delegato Cisl sul luogo di lavoro. Quanto al luogo comune che il sindacato possa essere considerato una roccaforte per la difesa dei diritti acquisiti, dalla ricerca emerge che in realtà per i giovani non è così: oltre il 58% ritiene che la Cisl si occupa in ugual maniera di giovani lavoratori, over40, pensionati e disoccupati.

AL VIA IL “LABORATORIO GIOVANI CISL LOMBARDIA”

“I risultati della ricerca ancora una volta sfatano il luogo comune che giovani e sindacato siano due mondi che non entrano in contatto – commenta il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci -. Certamente il sindacato molto può e deve ancora fare per essere al passo coi cambiamenti e quindi dare risposte sempre più efficaci alle richieste dei propri iscritti, proprio a partire dai giovani, la linfa della nostra azione futura”. “Per questo – aggiunge – da oggi diamo il via al “Laboratori giovani”, un’assemblea plenaria composta da 48 giovani sindacalisti e operatori delle associazioni e dei servizi che avrà il compito di presentare agli organismi dirigenti analisi, proposte e progetti sui temi del mercato del lavoro, dell’impresa 4.0 e delle nuove professioni, della previdenza e del welfare, della comunicazione e dei social media”.

I giovani iscritti alla Cisl Lombardia hanno le idee molto chiare su cosa deve essere fatto: il 33,4% del campione chiede di rivendicare dallo Stato politiche economiche e sociali e servizi pubblici che aiutino concretamente i giovani ad avere un lavoro, trovare un’abitazione, accedere a un mutuo, farsi una famiglia, avere dei figli; il 26,4% di impegnarsi per abolire ogni forma di lavoro precario e assicurare ai giovani un lavoro sicuro e che duri nel tempo. Solo il 10% si preoccupa della futura pensione e di eventuali battaglie per creare le condizioni che garantiscano a tutti i giovani un lavoro, anche non a tempo indeterminato, ma per tutti. E per raggiungere questi obiettivi sono anche disposti a impegnarsi in prima persona: al 20,4% piacerebbe fare il delegato sindacale nel suo luogo di lavoro, il 16% diventare operatore sindacale presso la Cisl, mentre l’8,6% aspira a incarichi dirigenziali a tempo pieno.

 

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