Henkel annuncia chiusura dello stabilimento di Lomazzo, proclamato sciopero

Sono 150 i posti di lavoro a rischio, tra dipendenti e indotto

Milano, 12.2.2021

La multinazionale tedesca Henkel ha comunicato ieri ai sindacati la decisione di chiudere lo stabilimento di Lomazzo (Co) entro giugno 2021.

Nato nel 1933 come Società Italiana Persil, è stato il primo sito produttivo in Italia del gruppo Henkel.
“Le motivazioni comunicate dalla direzione fanno riferimento ad un calo di produzione a livello italiano, cosa smentita da loro stesse dichiarazioni di solo due mesi fa, che evidenziavano le capacità produttive del sito di Lomazzo, che ha sempre risposto con efficienza e tempestività alle necessità produttive”, sottolineano in una nota unitaria Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec della Lombardia.

La sua chiusura avrebbe un enorme impatto sociale (circa 150 persone coinvolte tra dipendenti diretti Henkel e appalti collegati) ed economico in un territorio che vista la forte presenza di industrie tessili, le più colpite dalla fase pandemica, rischia già di vivere una diffusa condizione di difficoltà.

L’azienda opera in un comparto, quello della detergenza, che nell’ambito del gruppo non registra andamenti negativi dei volumi, inoltre in una fase come quella che stiamo vivendo la responsabilità sociale delle imprese, richiamata anche nelle indicazioni del contratto nazionale del settore chimico, viene completamente disattesa.

“Pertanto il Coordinamento sindacale del gruppo – annunciano i sindacati – ha deciso di proclamare lo stato di agitazione permanente e, per il giorno mercoledì 17 febbraio una giornata di sciopero in tutte le realtà Henkel in Italia. Si proclama inoltre il blocco di tutte le flessibilità e di tutte le prestazioni straordinarie per tutto il gruppo”.

“Attiveremo tutte le iniziative necessarie con l’obiettivo di far cambiare la decisione della multinazionale”, concludono le segreterie regionali di Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec della Lombardia.