Il lavoro nell’emergenza Covid, testimonianza di un delegato Cae di Aurubis Bulgaria

Il racconto di Goergi Arnaudov


Milano, 8.9.2020

Nell’ambito del progetto europeo “Les CEE: le socle européen du dialogue social”, il dipartimento Internazionale della Cisl Lombardia (che del progetto è capofila), in collaborazione con gli altri partner, raccoglie periodicamente e pubblica su un sito web dedicato le testimonianze dei delegati Cae sulle problematiche del mondo del lavoro nelle diverse aziende nei vari Paesi. Da oggi le troverete anche su questo sito, nella sezione Sindacati e Cae.

Di seguito un estratto dalla testimonianza di Georgi Arnaudov, delegato Cae in Aurubis Bulgaria.

La crisi dovuta al COVID ha posto molti interrogativi sul futuro di diverse compagnie in tutto il mondo e ha posto sfide nelle operazioni quotidiane di tutte le imprese in stato di emergenza. Per molte imprese come la nostra, questo è stato il primo tentativo di introdurre il lavoro da remoto. Il consiglio esecutivo – insieme ai comitati aziendali e un numero di dipartimenti della compagnia familiari alle raccomandazioni dell’OMS – si è dovuto adattare inizialmente a questa situazione del tutto nuova, ha dovuto adottare piani di emergenza e implementare decisioni forti per prevenire la diffusione del virus tra i dipendenti. Allo stesso tempo, volevamo continuare a lavorare nelle nostre strutture e mantenere l’alto livello di qualità nella produzione. Aurubis Bulgaria, che ha 890 dipendenti, ha introdotto un principio di rotazione delle operazioni, al fine di garantire la produzione e allo stesso tempo preservare la salute e la sicurezza dei lavoratori nel suo stabilimento. La rotazione prevede la presenza di un “backup team” che sta nel – così chiamato – ufficio casalingo per 14 giorni, ed è disponibile in caso di contagio, poi quando il periodo di rotazione è finito, un altro team ruota e lavora da casa.

Questa misura aiuta a ridurre la concentrazione di dipendenti in un posto e rispetta la misura più importante di mantenimento della distanza di 1.5-2 metri tra ogni dipendente, e in caso di contagio c’è un team già pronto per prendere posto.Durante il periodo di lavoro da remoto da casa, Aurubis ha anche organizzato regolarmente webinar per la salute mentale, con psicoterapeuti, che consigliano i dipendenti su come gestire lo stress, il loro tempo, le relazioni con i figli ecc.. e le aspettative per il futuro, con opportunità di avere in seguito una consulenza individuale.

Durante questa crisi e “nuova normalità” abbiamo anche imparato molto velocemente come lavorare con i nuovi strumenti digitali e a gestire in modo estensivo le nuove funzioni da utilizzare, per esempio quelle disponibili con le conferenze su Teams. Questo ha reso il lavoro possibile durante la crisi. L’efficacia delle riunioni e dei corsi di formazione online aggiunge molti aspetti positivi per le riunioni in termini di gestione del tempo, contenuti, focus.

LA TESTIMONIANZA COMPLETA