Iscos e Anolf di Lombardia, Marche, Emilia Romagna e Piemonte in prima linea per la dignità del lavoro

Milano, 31.5.2019

Si è aperta con un flashmob per il Worldwide White Armband Day la Giornata internazionale di commemorazione per le vittime del decreto del 31 maggio 1992 di Prijedor in Bosnia Erzegovina, la terza giornata del “Corso attivisti internazionali” promosso da Iscos e Anolf di Lombardia, Marche, Emilia Romagna e Piemonte che quest’anno si e svolto ad Ancona.

Dal tema delle migrazioni all’Agenda 2030 passando per l’educazione alla cittadinanza globale e il commercio internazionale: i partecipanti al corso hanno riflettuto ed elaborato punti di forza e debolezza che la Cisl dovrà approfondire nei prossimi mesi insieme ai suoi enti per potenziare la sua dimensione transnazionale.
Se, infatti, sui 17 obiettivi dell’Agenda 2030 la Cisl ha confermato il suo impegno e il proprio coinvolgimento attivo nella promozione del lavoro dignitoso, della parità di genere e dello sviluppo sostenibile, nell’ambito dei trattati internazionali come il Ceta e il Ttip c’è ancora molto da costruire per portare le istanze dei lavoratori e dei cittadini ai tavoli negoziali.

“Dobbiamo prima di tutto rinunciare come sindacato agli egoismi nazionali e cedere sovranità per dare più potere ai sindacati uniti d’Europa. La globalizzazione e il dumping salariale non possono essere affrontati al solo livello nazionale”, ha detto il segretario generale della Cisl Lombardia Ugo Duci nel corso della tavola rotonda con i segretari generali di Marche, Emilia Romagna e Piemonte, a cui ha preso parte anche il segretario organizzativo confederale Giorgio Graziani.
“Sul tema delle migrazioni serve da parte nostra una linea che promuova umanità, soccorso e messa in sicurezza per tutti e di tutti, ma anche politiche migratorie e di gestione condivise a livello europeo – ha aggiunto Duci -. Se con Anolf ci occupiamo di assistenza, accoglienza e servizio ai migranti, con Iscos realizziamo la condizione di libertà per le persone di restare nel Paese dove nascono. Quello che fanno i nostri Iscos regionali è una goccia nel mare dei bisogni della cooperazione internazionale, ma è una goccia di grande valore di grande concretezza ed evidente efficacia”.

In vista della conferenza organizzativa della Cisl, Giorgio Graziani ha riconfermato l’interesse della confederazione per l’attività dei suoi enti internazionali: “Con Iscos e Anolf non facciamo un servizio solo rivolto agli altri: alla base c’è una reciprocità meravigliosa. Attraverso i progetti e le attività in Italia e all’estero ci lasciamo contaminare positivamente, impariamo a metterci in discussione e a ripensarci. La Cisl vuole continuare ad essere testimone ed educatrice di una crescita dal basso che sia inclusiva, equosolidale e sostenibile”.

La tre giorni dedicata alla visione e progettazione internazionale del sindacato ha visto la partecipazione di numerosi ospiti esterni, rappresentanti di istituzioni, associazioni e mondo accademico e del presidente di Iscos nazionale, Giuseppe Farina, e di Anolf, Mohamed Saady.