La Cisl lombarda impegnata a 360° a contrastare le conseguenze occupazionali e sociali della pandemia

Al via il percorso verso il XIII congresso confederale regionale del 2022

Milano, 23.7.2021

Si terrà i prossimi 31 marzo e 1° aprile il XIII congresso della Cisl Lombardia. Lo ha deliberato oggi il consiglio generale dell’organizzazione sindacale, riunito a Erbusco per la prima volta in presenza dall’inizio della pandemia. Al via dunque il percorso che si concluderà con le assise congressuali regionali del 2022, un appuntamento importante per la vita democratica del sindacato che in Lombardia conta oltre 750mila iscritti ed è impegnato con forza a contrastare gli effetti negativi della pandemia su lavoratori, pensionati e famiglie.
Tante le cose fatte in questi ultimi mesi, altrettante le sfide aperte per i prossimi sul fronte del lavoro, della salute e sicurezza, della sanità, del welfare e politiche per la famiglia, dello sviluppo sostenibile, ricordate nell’approfondita e articolata relazione del segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci. “Anche la Lombardia – ha sottolineato – è chiamata a creare le premesse per la sua ripresa per consolidare la sua resilienza, dopo essere quasi caduta sulle ginocchia per i colpi subiti dalla pandemia, innanzitutto per le tante vittime e sofferenze, ma anche per le pesanti conseguenze sociali, economiche, produttive e occupazionali che l’hanno accompagnata”. Alcuni segnali sono positivi, molti altri contraddittori. Rimane critica la situazione nel mercato del lavoro, soprattutto sul fronte della disoccupazione giovanile, salita al 19,2%. Decisivo per favorire l’occupazione e contrastare la crisi sarà il ruolo delle politiche attive, un tema che vede il sindacato impegnato in un continuo confronto con Regione Lombardia come testimonia la recentissima misura “Formare per assumere”, alla cui costruzione Cisl Lombardia ha dato un significativo contributo.
Confronto serrato anche sul fronte della sanità e sul percorso di revisione della riforma del 2015, che ieri ha fatto un passo avanti con l’approvazione di un pdl che ora passa all’esame del consiglio. “Da mesi abbiamo messo in campo con Cgil e Uil iniziative e proposte per la riforma della sanità lombarda”, ha ricordato Duci, giudicando un “primo importante risultato che l’articolato deliberato dalla giunta preveda l’istituzione di un tavolo regionale di confronto permanente con le organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative”. E dunque, in previsione del confronto che proseguirà, il segretario generale della Cisl Lombardia ha ribadito che una riforma non potrà essere realizzata “a isorisorse come nel 2015” e che il rafforzamento “della rete territoriale per la garanzia dei Lea distrettuali è nel sistema lombardo la questione principale”.

A concludere i lavori del consiglio generale è intervenuto il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, che ha ringraziato i dirigenti della Cisl lombarda per il grande lavoro portato avanti in questo difficile anno e mezzo di pandemia, sottolineando quanto sia necessario “governare questa fase di transizione, digitale, ecologica, industriale e ambientale con un protagonismo e una nuova visione di politica industriale, tanto nei grandi asset strategici quanto nella rete delle piccole e medie imprese”.
“La pandemia ha messo in evidenza i limiti del nostro Paese e le carenze strutturali ormai decennali – ha detto Sbarra -. Il Piano nazionale di ripresa e resilienza può essere l’occasione per sanare questi ritardi, ma per noi sarà fondamentale riconquistare uno spazio di dialogo e confronto sulle direttrici dei diversi progetti, per vigilare sulle loro effettive ricadute economiche e sociali”. La ripresa del Paese, ha ribadito il leader della Cisl, sarà reale ed efficace solo se si accompagnerà ad una politica economica “capace di redistribuire ricchezza e opportunità. Non avremo vera crescita senza equità e coesione”.