La Cisl Lombardia ricorda Zaverio Pagani, segretario generale negli anni Novanta

Dirigente sindacale molto schietto, con una personalità fondata sulla libertà nei giudizi e rigorosa nei comportamenti

Milano, 15.10.2020

Nella notte è venuto a mancare Zaverio Pagani, 85 anni, sindacalista lombardo, dai primi anni ’80 membro nella segreteria regionale, dal 1988 segretario generale aggiunto e poi nel 1992 eletto segretario generale della Cisl Lombardia.

Classe 1935, Pagani era nato a Castelli Calepio e iniziò giovanissimo a lavorare in diverse imprese della zona. Alla Somaschini, azienda metalmeccanica di Trescore, ha conosciuto il sindacato e ha dato il via al suo impegno sindacale. Nel 1969, in pieno “autunno caldo”, venne eletto nella segreteria Cisl di Bergamo, diventando poi segretario generale il 3 giugno 1976. Dal 1983 al 1992 il suo impegno a livello regionale, portato avanti fino all’approdo alla segreteria nazionale, il 21 luglio del 1993 con Sergio D’Antoni.

Dirigente sindacale molto schietto, con una personalità fondata sulla libertà nei giudizi e rigorosa nei comportamenti. Anche il suo impegno in Cisl Lombardia si caratterizzò con apporti molto originali, tipici dell’esperienza bergamasca in cui era cresciuto. Ciò gli consentì di guidare la nostra organizzazione con autorevolezza, in alcune fasi di tensioni interne e di grandi cambiamenti sociali nella società lombarda. Alcuni anni fa, testimoniando la sua esperienza di sindacalista nel libro “Impegno e passione” (BiblioLavoro, 2016), ricordava le grandi battaglie e i grandi scontri, ma anche le grandi soddisfazioni ottenute, tanto da fargli dire: “Ho fatto una carriera in Cisl e sono contento, nonostante i miei limiti. Ma non devo niente a nessuno. Ho sbagliato e indovinato con la mia responsabilità – si legge nel testo -. Bisogna ricostruire il sindacato…Cosa fare? Tornare a scuola, rivedere la formazione degli operatori e dirigenti”.