Lavoro agricolo, sindacati: no al voucher lavoro accessorio

“Non è assolutamente vero che questo strumento serva per far emergere il lavoro nero”

Milano, 5.6.2020

No al voucher lavoro accessorio nel settore agricolo. Lo hanno ribadito i sindacati di categoria Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil della Lombardia nel corso dell’incontro di mercoledì con l’assessore regionale Rolfi. ”Abbiamo fortemente contestato l’idea professata dall’assessore anche a mezzo stampa, di estendere l’utilizzo dei voucher lavoro accessorio, spiegando che non è assolutamente vero che questo strumento serva per far emergere il lavoro nero, mentre l’uso smisurato degli stessi porterebbe sicuramente, come peraltro hanno dimostrato i dati ufficiali forniti dall’Inail e dall’Inps, ad un abuso di questo forma di pagamento a danno dei lavoratori, che verrebbero penalizzati non solo nella retribuzione ma sopratutto nella perdita di diritti come , malattia, maternità, disoccupazione, che spettano a chi è assunto con il Contratto collettivo di Lavoro Operai Agricoli – spiegano i sindacati in una nota unitaria -. Anche sul discorso della sburocratizzazione delle assunzioni abbiamo spiegato che questo è un falso problema, molto pretestuoso, in quanto la comunicazione di avviamento al lavoro e di chiusura del contratto di avventiziato, si effettua telematicamente in pochi minuti”. Secondo i sindacati, la richiesta delle controparti agricole “è semplicemente quella di ripristinare i voucher per risparmiare, sulla pelle dei lavoratori”.
“Abbiamo spiegato chiaramente all’assessore – aggiungono – che il problema è esattamente il contrario: i lavoratori non si trovano perché sono pagati troppo poco e le difficoltà nei rinnovi dei contratti provinciali di lavoro ne sono la conferma”.

Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil della Lombardia hanno sollecitato la Regione ad intervenire a livello istituzionale con l’Osservatorio Regionale Agricoli, per trovare soluzioni utili a affrontare queste criticità, mettendo in atto tutte le misure necessarie, a beneficio delle aziende e dei lavoratori. “A questo proposito – affermano i sindacati – sarebbe opportuno creare sinergie con gli enti bilaterali territoriali, che vedono la partecipazione di tutte le parti interessate, nella gestione del mercato del lavoro, con le modalità previste dalle leggi vigenti”.

Infine, i sindacati hanno evidenziato che nel settore non sono ancora stati fatti protocolli anti- contagio a tutela della salute dei lavoratori.