Lettera agli iscritti del segretario generale della Cisl Lombardia

Milano, 27.1.2017
 
 
Di seguito la lettera inviata oggi dal segretario generale della Cisl Lombardia, Osvaldo Domaneschi, agli iscritti, delegati, operatori e dirigenti delle categorie e dei territori.
 
Care amiche e cari amici,
il prossimo 16 febbraio il Consiglio Generale della nostra USR darà alla Cisl Lombardia un nuovo Segretario Generale e una nuova Segreteria.
In coerenza con il mandato che avevo chiesto e ricevuto nel novembre del 2014, ho infatti comunicato al nostro Esecutivo la mia decisione di lasciare l’incarico che allora mi fu affidato, in tempo utile a favorire, sin dalla imminente stagione congressuale, la costituzione di un nuovo gruppo di vertice della Cisl lombarda, a cui affidare un mandato di medio/lungo periodo, necessario per programmare e attuare le politiche, gli interventi e le azioni più utili in una fase che si annuncia decisiva, forse esiziale, per le sorti e il ruolo del sindacato confederale nella nostra regione e nel nostro Paese.
In questi due anni e mezzo la nostra Usr, anche per il peso che le è dato dalla sua
rappresentatività, ha contribuito in modo decisivo alla proposta, elaborazione e consolidamento di tutte le decisioni che l’Esecutivo e il Consiglio Confederale, ma sopra tutti l’Assemblea Organizzativa, hanno assunto, su impulso della nostra Segretaria Generale e della Segreteria Confederale, per far fronte a una vera e propria emergenza che il gruppo dirigente ha dovuto affrontare, a seguito di fatti, accadimenti e comportamenti personali, di cui avremmo volentieri fatto a meno, che hanno messo in grave difficoltà tutta l’organizzazione, mettendo seriamente a rischio la percezione – interna ed esterna – di trasparenza, coerenza e credibilità, senza la quale un sindacato confederale non può dirsi pienamente rappresentativo.
Se, nonostante tutto, abbiamo tenuto, è stato soprattutto per i meriti delle strutture sul
territorio, perché a fronte di quel che emergeva, molti nostri associati hanno trovato comunque una ragione per confermare la propria adesione alla Cisl grazie alle persone della Cisl che incontravano nel territorio, nelle zone, nelle fabbriche, negli uffici, nelle nostre sedi; ed è a loro che penso, con riconoscenza, mentre lascio il mio incarico alla guida della nostra USR.
Oggi, dopo questa sorta di “traversata del deserto”, la Cisl ha un nuovo e più attuale
Regolamento dello Statuto, nuovi e più stringenti regolamenti economici, un nuovo Codice Etico, nuove regole e sistemi di gestione e controllo sul tesseramento e le risorse; a seguito di una necessaria campagna di verifiche e controlli, con coraggio e responsabilità sono stati assunti sofferti ma doverosi provvedimenti.
Certo, c’è ancora molto da fare, per rendere pienamente e ovunque la nostra Cisl quella
“casa di vetro” a cui ha fatto recentemente riferimento la nostra segretaria generale, ma – è onesto riconoscerlo – molto di quel che si doveva fare con urgenza è stato fatto e la Lombardia, sotto tutti i profili, ha dato un contributo concreto e di certo decisivo, anche a vincere le resistenze che venivano via via messe in campo.
Ora una stagione si chiude e, con il prossimo Congresso, se ne apre un’altra, con molte
incognite, ma ricca di prospettive, se la Cisl saprà coglierle, mettendo in campo, com’è nella sua tradizione, coraggiose e innovative proposte e azioni di politica sindacale, che sappiano rivolgersi soprattutto a contrastare quella che Papa Francesco ha definito “la cultura dello scarto”, con riferimento primario ai giovani, agli anziani, a chi viene tolto o negato il diritto al lavoro e a un salario dignitosi, alle antiche e nuove povertà.
Nei prossimi quattro anni la Cisl, riprendendo con nuovo slancio le ragioni della sua mission nella società italiana e lombarda (associare, rappresentare, tutelare, servire, contrattare) sarà chiamata a rivedere e attualizzare radicalmente i suoi assetti organizzativi, dalle dimensioni e localizzazioni categoriali, alla struttura e rete dei servizi, ai sistemi e luoghi di studio, elaborazione e formazione sindacale e, cosa certo non secondaria, a ricomporre da qui al successivo congresso del 2021 l’intera struttura della Segreteria Confederale.
La vittoria del “no” al referendum costituzionale ha confermato il vigente titolo V° della
Costituzione, che assegna vaste e diverse competenze alle Regioni su temi strategici quali il welfare, il mercato del lavoro, la formazione, le infrastrutture, la viabilità, la previdenza integrativa, ecc.
Per l’insieme di queste ragioni la Cisl della Lombardia deve poter contare, sin da ora, su un nuovo gruppo dirigente, in un clima e contesto di forte e duratura unità e piena condivisione tra le diverse tessere che compongono il complesso e articolato “puzzle” della nostra Cisl regionale: le UST, le Categorie, le Associazioni, i Servizi.
In questa prospettiva, la convinta e unanime condivisione che ho riscontrato nelle
consultazioni e nel recente Esecutivo sul nome del dirigente che ho proposto alla mia successione, non solo mi conforta, ma mi riempie di speranza, pensando ai nostri oltre 750.000 associati e alle loro famiglie, a quello che si aspettano da noi, a quello che, insieme, potremo fare per loro.
Un grato saluto a tutte e a tutti voi
 
Osvaldo Domaneschi
Segretario Generale Cisl Lombardia
 
 
Per scaricare il pdf della lettera cliccate QUI