Liberi dal gioco d’azzardo, al via campagna in Lombardia

Milano, 25.11.2014
 
“Liberi dal gioco d’azzardo. Con l’azzardo ti giochi la vita”: questo lo slogan della campagna di comunicazione presentata oggi alla stampa e agli amministratori locali lombardi a Milano, presso la sede di Lega Autonomie Lombardia, dal coordinamento lombardo di “Mettiamoci in gioco”, la Campagna nazionale contro i rischi del gioco d’azzardo cui aderisce anche la Cisl. L’iniziativa si propone di sensibilizzare l’opinione pubblica decostruendo i messaggi illusori di “vincite facili” diffusi dall’industria dell’azzardo. Sono stati realizzati due spot tv e due spot radio (con protagonisti rispettivamente un uomo e una donna), un manifesto, due locandine, una vetrofania, un cartello rotair, un banner per i siti, immagini coordinate per Facebook e Twitter. Per il lancio della campagna di comunicazione, Mettiamoci in gioco ha attivato anche un proprio account Twitter e ha aperto pagine Facebook locali co-gestite con i Coordinamenti regionali della Campagna. La pagina face book “Mettiamoci in Gioco – Lombardia”  è stata aperta la settimana scorsa. “La Cisl sostiene e si mobilita a supporto della campagna contro il gioco d’azzardo perché riteniamo che il fenomeno e le sue conseguenze, con la dipendenza patologica, possano rappresentare un’ulteriore causa di impoverimento, non solo economico, delle famiglie, dei lavoratori, delle lavoratrici e dei pensionati”, afferma Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia. “In una situazione già di incertezza occupazionale e di difficoltà economica – aggiunge – il gioco d’azzardo rischia di portare un ulteriore impoverimento anche relazionale e sociale, con conseguenze drammatiche sui contesti familiari e sul territorio”. “E’ un fenomeno che va assolutamente contrastato – conclude – è necessario rafforzare la prevenzione e lavorare in una logica di rete, rapportandoci con i Comuni, le associazioni, le Asl per mettere in campo iniziative concrete”. 
Il gioco d’azzardo ha conosciuto un successo travolgente nel nostro paese, tra i primi al mondo per consumo di giochi. Si è passati da un fatturato di 24,8 miliardi di euro nel 2004 agli 88,5 miliardi del 2012. Solo nel 2013 vi è stato un leggero calo del fatturato, fermatosi a 84,7 miliardi, probabilmente per la dura crisi economica che sta attraversando il paese. Il 56,3% del fatturato viene dagli “apparecchi” (slot machine e vlt), ma è in significativa ascesa il gioco on line. È importante notare che al crescere del fatturato non è seguito un maggior introito per lo stato (sotto forma di tasse). Nel 2004, l’erario ha incassato dall’azzardo 7,3 miliardi di euro (pari al 29,4% del fatturato complessivo), mentre nel 2013 ha registrato un’entrata di 8,1 miliardi. Dunque, una cifra non indifferente per le finanze pubbliche, ma molto più bassa del giro d’affari attivato dal settore, con le sue pesanti ricadute sociali e sanitarie che comportano un notevole dispendio di risorse economiche per farvi fronte. Il Cnr stima in 17 milioni (42% delle persone residenti in Italia tra i 15 e i 64 anni) il numero di coloro che hanno giocato almeno una volta in un anno, in 2 milioni gli italiani a rischio minimo e in circa un milione i giocatori ad alto rischio (600-700mila) o già patologici (250-300mila).