Licenziamenti Timken, domani 4 ore di sciopero

Astensione a fine turno in tutte le aziende metalmeccaniche bresciane

Milano, 22.7.2021

Sono più di cento i lavoratori della Timken di Villa Carcina che nei giorni scorsi hanno ricevuto la comunicazione improvvisa della cessazione delle attività. Quella della multinazionale che controlla la fabbrica è una decisione senza spiegazioni visto che l’azienda non ha problemi né di mercato né di produzione.

La vicenda Timken segue quella della Gkn, della Whirlpool, della Gianetti Ruote che dopo la fine del blocco dei licenziamenti hanno avviato le procedure di mobilità per centinaia e centinaia di lavoratori. “Si tratta di decisioni inaccettabili – scrivono in un comunicato Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm di Brescia – che colpiscono l’insieme del mondo del lavoro, che vanno contrastate con fermezza da tutti i metalmeccanici per difendere l’occupazione, il reddito dei lavoratori, impedire la riduzione della capacità industriale del paese, evitare che altre aziende seguano questi negativi esempi e rivendicare allo stesso tempo investimenti e politiche industriali in tutto il territorio nazionale”.


A sostegno di queste rivendicazioni e per manifestare solidarietà ai lavoratori della Timken, Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm hanno proclamato per venerdì 23 luglio uno sciopero di 4 ore a fine turno in tutte le aziende metalmeccaniche bresciane.


Le organizzazioni sindacali chiedono al governo di “intervenire presso la Confindustria per bloccare i licenziamenti, rispettare l’avviso comune sull’utilizzo degli ammortizzatori sociali sottoscritto con Cgil Cisl e Uil, dare soluzioni alle crisi aperte, aprire con il sindacato tavoli di confronto nei principali settori industriali a partire dall’automotive, dalla siderurgia, dall’elettrodomestico”.