Mantova, accordo sindacati e Confindustria per sostenere la ripresa

Milano, 18.9.2018

Welfare aziendale, formazione, sicurezza e partecipazione. Questi i punti cardine dell’accordo firmato tra Confindustria e Cgil, Cisl e Uil per sostenere ed irrobustire la fragile ripresa che sta registrando l’economia mantovana e recuperare i differenziali di disoccupazione che permangono rispetto agli anni ante crisi.
Siglata ieri pomeriggio, l’intesa punta a incrementare l’occupazione qualificata e la realizzazione di forme di partecipazione delle lavoratrici e dei lavoratori. “Fondamentale inoltre è facilitare l’accesso alla formazione per tutte le categorie di lavoratori, avendo come obiettivo il rafforzamento e l’acquisizione delle competenze, in linea con i processi di trasformazione del lavoro e la digitalizzazione”, sottolinea Dino Perboni, segretario Cisl Asse del Po. Per questo, sempre ieri, sindacati e Confindustria hanno sottoscritto un accordo territoriale grazie al quale anche le imprese prive di rappresentanza potranno accedere al credito di imposta pari al 40% (fino a 300mila euro) delle spese sostenute per le attività di formazione che ricadono nel perimetro del piano Industria 4.0. “Un traguardo da raggiungere – afferma Perboni – anche attraverso una maggiore valorizzazione del ruolo di Fondimpresa ed un reale coinvolgimento delle rappresentanze sindacali”.

Quanto al welfare aziendale, la contrattazione aziendale dovrebbe essere rivolta ad un premio di risultato legato a obiettivi di miglioramento dell’organizzazione aziendale. Obiettivo da conseguire è l’allargamento dell’ampliamento del paniere di beni e servizi di welfare per i quali è prevista la detassazione integrale. Resta inoltre un obiettivo prioritario garantire la salute e la sicurezza sui posti di lavoro. Per favorire il perseguimento di questi obiettivi, le rappresentanze di imprese e lavoratori ritengono quanto mai fondamentale rafforzare ogni possibile sinergia con le iniziative istituzionali svolte dalla Prefettura, dall’Inail (Cocopro); dall’Ats (Comitato Provinciale ex art. 7 Dlgs. 81/08), nonché dall’Itl e dall’Inps.

Inoltre, sindacati e imprese esprimono la necessità di dare maggiore efficacia e sistematicità alle competenze e alla funzione dell’organismo paritetico nella fase di progettazione e verifica dei progetti sulla sicurezza. “Abbiamo infine condiviso la necessità del rafforzare l’occupabilità dei giovani – conclude Perboni – e di favorire l’acquisizione delle competenze valorizzando i percorsi di alternanza scuola-lavoro di qualità e implementato il ricorso all’apprendistato, quale forma di ingresso prevalente nel mercato del lavoro”.

 

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