Mantova, Cisl: rende più attrattivo il territorio promuovendo imprese e occupazione

Milano, 7.2.2017
 
Tra i 2008 e il 2016 nel territorio di Mantova e provincia si sono perse ben 2.524 imprese attive. I settori più colpiti sono stati: trasporto e magazzinaggio (-3,8%), costruzioni (-2,2%),  manifattura (-1,1%), agricoltura (-0,6%). E’ quanto emerge da un’analisi condotta dalla Cisl Asse del Po, sulla base dei dati della camera di Commercio di Mantova, che segnala inoltre un calo negli ultimi 8 anni delle attività finanziarie e assicurative (-1,7%) e di quelle immobiliari (-0,1%). “La ripresa occupazionale del nostro territorio debba passare per una seria analisi dei dati della rapporto fra mortalità e natività delle imprese in Provincia di Mantova – afferma Dino Perboni, segretario generale aggiunto Cisl Asse del Po -. E’ da qui che dobbiamo partire per poter affrontare in modo chiaro i cambiamenti prodotti dalla grande crisi economica del nuovo secolo”. “E’ del tutto evidente – aggiunge – che affinché si registri una forte inversione di tendenza in termini occupazionali e di sviluppo, il territorio di Mantova deve ritornare ad essere attrattivo, sia per le aziende che già ci sono, che vanno incentivate a rimanere e supportate a crescere, sia per la creazione di nuove imprese e sia per un’azione di incoming”. Ecco perché, secondo la Cisl Asse del Po, è fondamentale prevedere un rilancio del territorio, attraverso accordi di programma e patti territoriali che favoriscano gli insediamenti delle imprese prevedendo semplificazione burocratica e certezza dei tempi autorizzativi, oltre che riduzione degli oneri a carico delle imprese.  “In tal senso, questo era l’obiettivo della candidatura di Mantova fra le are di crisi non complessa – aggiunge Perboni -. Tuttavia, le condizioni che hanno portato alla candidatura ci pare che permangono. Nell’ambito di quell’area, il Porto di Valdaro rappresenta un punto nodale del rilancio del sito. Così come è significativo il riconoscimento dell’area di crisi non complessa di Asola e di una seri di Comuni gravitanti in quell’area, in quanto può essere un’opportunità di ripresa dello sviluppo attraverso un lavoro sinergico fra istituzioni locali, regionali e nazionali, associazioni d’impresa e sindacati”.