Morti sul lavoro, continua la strage. Cgil Cisl Uil Lombardia: intervenire subito

Milano, 30.11.2018

Secondo il registro regionale, ad oggi sono 49 i morti sul lavoro in Lombardia. Solo nel mese di novembre ben 6 infortuni, di cui 2 nell’ultima settimana. La città metropolitana di Milano ne registra 14, seguita dalla Ats Valpadana con 10 morti.

“Sono dati che non tengono conto degli infortuni in itinere e di quelli non comunicati alle Ats, quindi il dato reale è ben più grave – sottolineano Cgil, Cisl e Uil Lombardia in una nota -. L’età anagrafica delle persone infortunate, lavoratori autonomi, dipendenti e datori di lavoro stessi, va dai giovani fino ai pensionati. Altrettanto drammatico il dato sugli infortuni gravi. Nessuno viene risparmiato”.

Agricoltura, industria e costruzioni i settori più colpiti e per cause ricorrenti: urto con oggetti, cadute dall’alto (due incidenti mortali per cadute da scale alte un metro e mezzo), ribaltamento da mezzi agricoli.
“Evidentemente qualcosa non sta funzionando  – scrivono Cgil, Cisl e Uil Lombardia -. Come organizzazioni sindacali da tempo solleviamo il problema a tutti i livelli istituzionali. Nonostante l’impegno su questo fronte, il piano straordinario per la prevenzione è realizzato con le sole risorse provenienti dalle sanzioni comminate dagli enti ispettivi”.

Cgil, Cisl e Uil della Lombardia continuano a chiedere risorse anche aggiuntive a quelle derivanti dalle sanzioni, personale e piani programmati di intervento anche nei settori meno indagati, come quello degli appalti.

Occorre anche un impegno comune sulla formazione continua e adeguata ai cicli produttivi, non solo per il personale preposto.

“Per questa ragione – afferma Pierluigi Rancati, segretario regionale Cisl Lombardia –  abbiamo più volte richiesto un incontro con l’Assessore al welfare, oltre che per riaffermare l’impegno politico dell’assessorato e dell’intera giunta sul tema, anche per valutare quali azioni straordinarie si devono mettere in campo, a fronte del permanere di un grave problema per tutto il mondo del lavoro”.

Le lavoratrici e i lavoratori e i loro rappresentanti territoriali continuano a manifestare la loro preoccupazione, anche con iniziative a livello territoriale.
Cgil, Cisl e Uil Lombardia sono altrettanto preoccupate e sollecitano con la massima urgenza un incontro con le istituzioni, per individuare nel più breve tempo possibile soluzioni adeguate.