Oriocenter, presidio contro le aperture durante le festività natalizie

Milano, 27.11.2017

“Neanche l’Atalanta gioca a Natale….perché io dovrei lavorare”. Questa domanda, stampata su uno striscione che fronteggiava il “palazzo nemico”, e rivolta a uno dei personaggi più “coinvolti”, il presidente nerazzurro Percassi, ha accompagnato tutta la giornata davanti a Oriocenter.
Più di 1000 lavoratori hanno partecipato, “a turno”, al colorato presidio di oggi davanti al Centro Commerciale di Bergamo, organizzato da Filcams Cgil, Fisascat Cisl, Uiltucs Uil, per protestare contro la decisione del mall orobico di effettuare aperture anche durante le festività natalizie e di capodanno.
Oltre ai dipendenti dei 280 negozi di Oriocenter, all’iniziativa hanno portato solidarietà decine di lavoratori degli altri grandi centri della provincia (Due Torri, Curno, Seriate), rappresentanti della grande distribuzione (Esselunga, Carrefour, Auchan) e alcuni rappresentanti di forze politiche, dal Pd a Sinistra Italiana, da Rifondazione a Articolo 1.
Il presidio ha avuto anche un risvolto a sorpresa, con “l’irruzione” dei lavoratori con bandiere, striscioni e magliette dedicate all’occasione nelle gallerie di Oriocenter, portando colore e trambusto ma soprattutto informazione ai clienti presenti, “perché è Natale per tutti, e tutti dovrebbero dedicarsi agli affetti e al riposo, e nessuno deve essere obbligato a lavorare durante festività di questa importanza”, hanno detto i segretari generali di Filcams, Fisascat e Uiltucs provinciale (Mario Colleoni, Alberto Citerio e Maurizio Regazzoni).
“C’è tanta rabbia, tanta delusione per questa decisione – proseguono i sindacalisti. Orio fa sempre da apripista e con questa intenzione pone la questione del lavoro festivo già dall’anno prossimo. Vogliamo fermare questa follia che pesa su lavoratori e negozianti, e alla lunga peserà anche sui clienti, in termini di aumento dei prezzi. Un equilibrio migliore è possibile: non ci fermiamo qui metteremo in campo ulteriori azioni, convinti che rivedere questa decisione è senz’altro possibile”.
Intanto, prosegue all’interno del Centro Commerciale la raccolta firme, che ha superato la quota di mille lavoratori aderenti alla petizione.

 

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