Patronati in piazza contro i tagli della Legge di stabilità 2016

Milano, 4.12.2015
 
Hanno chiuso la saracinesca e hanno cominciato a volantinare, davanti alla loro sede, a quelle sindacali, davanti a Inps e Inpdap, piuttosto che nelle piazze delle città. Oggi è la giornata di mobilitazione dei patronati Inas, Inca, Ital e Acli in tutta la Lombardia, contro i tagli al Fondo previsto dalla legge di stabilità. Se il governo non farà marcia indietro e se i tagli saranno lineari,  dei 28 milioni di risorse in meno previste per il 2016 (in aggiunta ai 35 già decisi sul 2015) sulla Lombardia calerà una scure pari a oltre 6 milioni di euro. Tagli che rischiano di compromettere un servizio prezioso per migliaia di cittadini. Per avere un quadro completo, basta qualche dato: ogni anno il sistema dei patronati di Cgil, Cisl, Uil, Acli in Lombardia patrocinano e trasmette in via telematica agli enti preposti poco meno di 1 milione di pratiche; le sedi sono 326 con 632 operatori dipendenti e comandati. “La preoccupazione è enorme perché – spiega Angela Presciani, responsabile Inas Lombardia – siamo di fronte ad un intervento finanziario che non ci consentirebbe più di garantire i nostri servizi a tutte quelle persone che ogni anno si rivolgono ai nostri uffici in cerca di assistenza e aiuto”. “Il patronato si è sempre adeguato alle esigenze dei cittadini – aggiunge -. Eppure,  oltre a non avere alcun riconoscimento per l’attività svolta, dobbiamo subire provvedimenti del governo che mettono a serio rischio la nostra attività di servizio universale”. La protesta non si esaurisce con la giornata di oggi. Mercoledì 9 dicembre anche gli operatori lombardi del coordinamento Ce.Pa (i patronati di Acli, Inas Cisl, Inca Cgil e Ital Uil) scenderanno in piazza a Montecitorio, per protestare contro i tagli previsti al Fondo patronati. 
 
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