Politiche attive, Cisl Bergamo: tavoli provinciali per aiutare i lavoratori in difficoltà

Corna: “Ora ci sono le risorse, si deve passare dalla teoria alla pratica”

Milano, 7.4.2022

“Quello che vogliamo sperare è che non si tratti dell’ennesima falsa partenza. Il tema delle politiche attive del lavoro, anche in una realtà come quella bergamasca, dove il tasso di disoccupazione è da sempre fisiologico (3.5%), rimane un’esigenza e una materia sulla quale la Cisl da sempre si spende per la sua diffusione, la massima possibile”. Così, Danilo Mazzola, segretario provinciale del sindacato di via Carnovali, ha dato il via al convegno sul piano attuativo Gol (Garanzia Occupabilità Lavoratori), destinato a circa 3 milioni di cittadini italiani entro il 2025. Tra questi, donne, disoccupati di lungo periodo, disabili e under 30, oltre a 800.000 destinatari di percorsi di formazione professionale, di cui almeno 300.000 inseriti in percorsi finalizzati all’ottenimento di competenze digitali.

ALLA LOMBARDIA 100 MILIONI DI EURO


Lo stanziamento nazionale complessivo per Gol ammonta a € 4,4 miliardi più € 600 milioni per il sostegno al Sistema Duale. Per la Lombardia, gli obiettivi sono il coinvolgimento di quasi 70mila persone, per le quali, nel solo 2022 sono stati messi a disposizione oltre 100 milioni di euro.


“Noi dobbiamo partire dal presupposto – ha continuato Mazzola – che anche Bergamo ha una fascia di persone in difficoltà, che percepiscono il reddito di cittadinanza (quasi 7000 in capo ai Cpi), persone da accompagnare con particolare attenzione e alle quali una opportunità deve essere concessa. (riforma dei tirocini extracurriculari rivolti ai soggetti con difficoltà di inclusione sociale). Come per il 51% dei lavoratori, su un totale di 15.130, che nel 2020 hanno rilasciato la Did (dichiarazione immediata disponibilità) ai nostri Cpi, e dopo 1 anno non hanno trovato lavoro”. “In tale senso quando parliamo di politiche attive nella nostra provincia – aggiunge – , è necessario anticipare quanto un mercato del lavoro propone, che vada oltre l’emergenza di chi oggi è alla ricerca di lavoro, e che può divenire una opportunità di inserimento lavorativo o di aggiornamento professionale al passo con l’evoluzione tecnologica”.

STRUMENTI DI POLITICA ATTIVA ANCORA AMPIAMENTE SOTTOUTILIZZATI


Il convegno di questa mattina nella sala dei riformisti della sede Cisl ha voluto puntualizzare il ruolo del sindacato nella promozione del piano attuativo Gol, attraverso la valorizzazione di tavoli territoriali.
Nonostante Bergamo sia un territorio di eccellenza, infatti, gli strumenti di politica attiva oggi disponibili sono ancora ampiamente sottoutilizzati. Con il nuovo piano Gol, ci saranno regole e strumenti molto più semplici, snelli, stabili nel tempo basati sull’esperienza fatta in Lombardia in questi anni, con la Dote Unica Lavoro.

I territori provinciale e regionale sono stati profondamente colpiti dagli effetti dell’emergenza sanitaria, anche a livello occupazionale e produttivo. Occorre accompagnare la popolazione colpita dalla crisi, ha evidenziato il dibattito, offrendo un ventaglio di misure integrate per favorire opportunità di lavoro di qualità e una formazione permanente durante tutto l’arco della vita lavorativa.
“Per la Cisl – ha detto Francesco Corna, segretario generale di Bergamo – nessuno deve essere escluso e nessuno dovrebbe accontentarsi dei sussidi. La riorganizzazione delle politiche attive deve mettere in condizione chiunque di rimanere coinvolto nel mondo del lavoro. Devono servire a far aumentare le professionalità, valorizzando le persone, che rimangono la risorsa maggiore del sistema”. “Ora si creino tavoli provinciali, dotati di banche dati usufruibili a ogni livello, che permettano l’intervento immediato nei confronti di qualsiasi lavoratore che si trovi in difficoltà, come dei giovani che necessitino di indicazioni formative, con l’ente pubblico che gestisca il sistema, anche appoggiandosi a privati accreditati – ha aggiunto -. Quelli che dobbiamo aiutare noi sono quelli che hanno meno mercato, ma i più bisognosi non vanno certo abbandonati. Ora ci sono le risorse, si deve passare dalla teoria alla pratica”.


“Nella situazione del mondo del lavoro lombardo, e anche bergamasco, tutto va riportato alla rete degli attori del territorio – ha concluso Enzo Mesagna, segretario regionale Cisl –. Serve una sinergia complessiva per aggredire il tema, occorre la vicinanza dei servizi e investimenti che vadano nella direzione che la situazione richiede, nell’ottica di una forte governance territoriale. I soldi ci sono, adesso cerchiamo le intelligenze necessarie”.