Pronta ad affrontare le sfide del lavoro e del sociale la nuova unione Cisl Pavia Lodi

Milano, 23.3.2017

Come contrastare gli effetti perversi della globalizzazione? Come spingere l’Europa verso maggiore equità nelle politiche economiche? Come rispondere al meglio, promuovendo l’integrazione, alle nuove ondate migratorie frutto di guerre e crisi umanitarie? Sono solo alcuni degli interrogativi lanciati dalla relazione di apertura che hanno animato il dibattito della due giorni del 1° congresso della nuova unione Cisl Pavia Lodi. A guidarla sarà la squadra (nella foto) eletta dal consiglio generale: Elena Rita Maga (segretario generale, già segretario generale della Cisl Pavia), Luca Grazioli e Giovanni D’Antuono. La nuova struttura sindacale rappresenterà circa 45mila iscritti. “Sono certo che la nuova unione darà un importante contributo alla crescita del territorio – ha detto il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci, intervenendo ai lavori del congresso – e sarà un’opportunità di ripartenza e sviluppo per tutta la Lombardia”. Tante le sfide aperte per il nuovo territorio. A partire dall’urgenza di aumentare il tasso di occupazione giovanile. “La disoccupazione giovanile nasconde problemi strutturali e profondi nel tessuto economico e nelle dinamiche di transizione scuola-lavoro nello specifico – ha detto Elena Rita Maga, neo-segretario generale Cisl Pavia Lodi nella sua relazione di apertura -. Iniziare a costruire vie d’uscita rispetto a questa situazione, non solo è doveroso, ma è anche possibile. E’ doveroso perché i numeri ce lo impongono e perché esiste una vera e propria “emergenza sociale”. Ma soprattutto perché i giovani rappresentano “un enorme potenziale che questo Paese non valorizza”. “Con la quarta rivoluzione industriale – ha aggiunto – i giovani, che sono strutturalmente più adatti a rispondere al cambiamento, sono le persone su cui scommettere per far sì che la trasformazione tecnologica venga non subita ma sfruttata al meglio dal sistema economico e possa anche apportare benefici alla qualità della vita e in generale al progresso delle società”.
Pensare ai giovani come risorsa implica affrontare il tema della nuova grande trasformazione del lavoro. “Lo sviluppo tecnologico e la globalizzazione determineranno una polarizzazione del mercato del lavoro, causando una crescente disuguaglianza”, ha sottolineato Maga. Una grande sfida anche per il sindacato, per il quale diventa “indispensabile ripensare la formazione dei propri operatori – ha sottolineato – che devono essere formati e competenti, all’altezza delle sfide che si trovano oggi ad affrontare”. Sfide che hanno una dimensione sempre più europea, come ha sottolineato anche il segretario organizzativo Cisl, Giovanna Ventura, nella quale la Cisl deve far sentire la propria voce. “In questi mesi siamo riusciti a far capire che l’alternativa alla protesta è la proposta e l’azione a livello regionale e dei territori è stata fondamentale – ha detto -. Ora dobbiamo portare i nostri temi nell’agenda europea. Per questo e per offrire un contributo concreto al dibattito sul rilancio del progetto europeo abbiamo predisposto il “Manifesto per gli Stati Uniti d’Europa””.
“Dobbiamo rilanciare impegno degli Stati Uniti d Europa – ha aggiunto Ventura – e affermare con forza la necessità di investire sul futuro dei giovani.  Perché una società europea che non lo fa è miope”.
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