Rapporto Idos: in Lombardia 22,6% degli stranieri residenti in Italia

Milano, 26.10.2017

I migranti regolari in Italia sono 5.047.028. Sono aumentati di appena 20.875 nel 2016 rispetto all’anno precedente, nonostante gli sbarchi e nonostante i movimenti migratori abbiano interessato quasi un milione di persone. Un dato che risente, quindi, del “gran numero di acquisizioni di cittadinanza italiana”. Lo rileva il Dossier Statistico Immigrazione 2017, a cura di Idos – realizzato insieme al centro studi Confronti e in collaborazione con l’Unar – presentato oggi, che fissa il fenomeno migratorio al 31 dicembre 2016.

In Lombardia, l’incidenza dei residenti stranieri sul totale della popolazione regionale è pari all’11,4% (in linea con i valori degli ultimi tre anni). A livello provinciale, Milano registra la percentuale d’incidenza maggiore (13,9%), seguita da Brescia (12,6%), Mantova (12,5%), Lodi e Cremona (entrambe 11,5%).
Tra gli stranieri residenti, le donne sono più degli uomini (51,4%). Analizzando la suddivisione per fasce di età, inoltre, si conferma la consistenza della componente attiva e dei giovani: il 23,2% dei residenti stranieri è infatti minorenne, il 40,0% ha meno di 30 anni e una grande maggioranza (74,7%) ha meno di 45 anni (solo il 3,2% ha 65 anni e più).

Nel corso del 2016, sono nati 17.784 bambini da genitori entrambi stranieri. Di questi, oltre un terzo è nato in provincia di Milano (6.471), seguita da quelle di Brescia (2.679), Bergamo (2.140), Monza e Brianza (1.165) e Varese (1.066), mentre nelle altre province i nati stranieri non hanno superato le mille unità.

“Il dossier conferma i dati che rileviamo nella nostra esperienza operativa – commenta Luis Lageder, presidente Anolf Lombardia -. I numeri sono stabili nel tempo, gli europei sono la maggioranza degli immigrati, la religione cristiana è largamente maggioritaria. Nell’ambito lavorativo i migranti occupano spazi per lo più “destinati”, come la funzione di cura ed assistenza, e svolgono lavori faticosi, scomodi, come forma di una “integrazione subalterna”, anche se si marca e diffonde l’iniziativa imprenditoriale, anche femminile in Lombardia ben più elevata che la media nazionale”.
Secondo Anolf Lombardia, un dato culturalmente e socialmente paradigmatico della presenza immigrata in Lombardia è “la realtà composta di famiglie e la tendenza a radicarsi secondo questa forma sociale”. “I contenuti del dossier ci confermano quanto da tempo sosteniamo: la condizione strutturale del fenomeno migratorio, la necessità di abolire le forme discriminatorie ed arbitrarie inibenti i processi di integrazione, il non riconoscimento della cittadinanza a chi si identifica come italiano nel percorso formativo e nei percorsi professionali”, sottolinea Lageder. “E’ necessario non più emendare o riformare le leggi esistenti – conclude – ma riscrivere integralmente una legge che regoli in modo lungimirante, egualitario ed inclusivo la nostra società culturalmente complessa ed articolata”.

 

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Dossier IDOS 2017 – tabella lombardia