Sanità privata, sciopero riuscito in Lombardia

Nella regione 50mila lavoratori e lavoratici in attesa di contratto

Milano, 16.9.2020

Una media di adesione di oltre il 70%, con punte che hanno superato il 90% e al netto dei servizi minimi essenziali da garantire. Lo sciopero delle lavoratrici e dei lavoratori della sanità privata, che oggi hanno incrociato le braccia per rivendicare il diritto al rinnovo contrattuale, è riuscito anche in Lombardia.

In Lombardia sono interessati da questo ccnl – fermo da 14 anni e con una preintesa di rinnovo siglata a giugno e indecentemente non confermata da Aiop e Aris a luglio -, circa 50mila operatrici e operatori, cioè quasi la metà del totale nazionale.

La giornata di lotta è stata accompagnata dai tanti presidi al di fuori delle strutture sanitarie, nelle piazze, davanti alle sedi di Confindustria.

“E’ stata una giornata importante. Le lavoratrici e i lavoratori sono arrabbiati per la mancanza di rispetto e riconoscimento del loro impegno e della loro professionalità – dichiarano Manuela Vanoli, Mauro Ongaro e Daniele Ballabio, segretari generali di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl Lombardia -. Ma sono anche determinati e con una grande dignità. Andremo avanti a lottare con loro per un rinnovo contrattuale, economico e normativo, che è già stato concordato con le controparti datoriali ed è già stato approvato dalle lavoratrici e dai lavoratori nelle assemblee. La situazione è paradossale. Questa vertenza contrattuale è una brutta pagina nella storia delle relazioni industriali del nostro paese. Chiediamo ad Aiop e Aris assunzione di responsabilità e attenzione verso lavoratrici e lavoratori che continuano a contribuire al diritto alla salute di cittadine e cittadini del nostro paese”.