Servizi Cisl Lombardia, in prima linea con più coesione e sinergia

Milano, 5,11.2015
 
Maggiore coesione e sinergia, tra i servizi e con la Cisl, sono le direttrici della linea strategica tracciate questa mattina dai responsabili di Inas, Caf e Uffici vertenze, nel corso del loro intervento all’assemblea programmatica e organizzativa. “Non dobbiamo subire passivamente i fattori esogeni e piuttosto massimizzare i risultati, considerando più di ieri i servizi inseriti nella grande Cisl”, ha detto Marco Ceccherini, presidente e amministratore unico di Sicil, la società della Cisl che dal 2013 gestisce i servizi fiscali in Lombardia e nel 2015, a dispetto della dichiarazione telematica introdotta dal governo Renzi ha trattato circa 600mila pratiche 730 e Unico. “Dietro a ogni pratica c’è un volto, una storia, una persona che magari già conosce la Cisl o che invece attraverso noi si avvicina al sindacato – ha sottolineato Ceccherini -. Per questo dobbiamo continuare ad assicurare un’ottima erogazione del servizio e professionalità, puntando a una maggiore coesione con le Cisl e massimizzando le economie di scala perseguibili”. Il tutto attraverso una presenza sempre più capillare sul territorio, perché “il Caf e i servizi sono uno strumento fondamentale per la rappresentanza”. 
Anche dall’esperienza lombarda degli Uffici vertenze, che nel corso di quest’anno hanno già seguito oltre 10.500 casi, arriva un forte richiamo a valorizzare la confederalità dei servizi. “Siamo convinti che questa sia una ricchezza e auspichiamo per il futuro  un consolidamento dell’azione confederale dell’ufficio vertenze – ha detto Gualtiero Biondo, coordinatore nazionale e regione Lombardia Uffici vertenze Cisl -. Così come riteniamo debba essere valorizzata e rafforzata la professionalità degli operatori”. “Se confederalità, solidarietà, appartenenza, sono parte fondante dell’azione sindacale della Cisl – ha aggiunto – ognuno di noi ha l’obbligo di mettersi, e mettere, a disposizione degli altri un po’ del proprio valore aggiunto affinchè ogni lavoratore iscritto abbia all’interno delle nostre sedi il giusto e dovuto riconoscimento, assistenza, dignità, indipendentemente dalla iscrizione a federazioni più o meno ricche o più o meno autonome”. 
Che i servizi Cisl siano uno strumento fondamentale per rispondere alle esigenze della società tutta lo dimostra anche quel +6% registrato per l’attività dell’Inas Lombardia, pari a 202.125 punti realizzati nel 2014 ai fini del finanziamento pubblico. “Da 2013 a settembre di quest’anno abbiamo attivato oltre 940mila pratiche – afferma Angela Presciani, responsabile di Inas Lombardia –. Negli ultimi mesi le richieste di assistenza sono in crescita, nonostante la forza lavoro non aumenti e sia quindi sempre più complesso e impegnativo per i nostri operatori dare risposte alle tante richieste”. Non aiuta la nuova modalità di trasmissione telematica introdotta dall’Inps, legata solo agli operatori dipendenti del patronato, che fa aumentare notevolmente tutto il lavoro di back-office. “Il patronato si è sempre adeguato alle esigenze dei cittadini – sottolinea Presciani -. Eppure,  oltre a non avere alcun riconoscimento per l’attività svolta, dobbiamo subire provvedimenti del governo che anziché agevolarci complicano il nostro lavoro. Non ultimo, il decreto Qualità, che introduce ulteriori e complicati paletti e vincoli cui sottostare se vogliamo avere i finanziamenti”.