Servizi per l’infanzia, Cisl Lombardia: occorre maggiore programmazione

Gilardoni: bisogna raggiungere più elevati tassi di frequenza dei servizi per l’infanzia, in linea con quelli dei principali Paesi europei

Milano, 10.12.2021

Occorre maggiore programmazione regionale sul fronte dei servizi di educazione e istruzione dalla nascita sino a sei anni. E’ quanto sostiene la Cisl Lombardia, a seguito della delibera regionale 5618/2021, pubblicata il 30 novembre scorso.

Positivo, secondo il sindacato, che la Regione abbia accolto le osservazioni formulate in sede di confronto, destinando il finanziamento ai Comuni delle aggregazioni territoriali della legge 3/2008. Meglio sarebbe stato, secondo la Cisl Lombardia, assegnare le risorse al Comune capofila dell’ambito, anziché a quello con la maggior popolazione di età compresa tra 0 e 5 anni.

“Il programma regionale rinuncia ad affrontare il tema del sostegno alla domanda, senza dedicare apposite risorse al contenimento dei costi sostenuti dalle famiglie – commenta Paola Gilardoni, segretaria regionale Cisl Lombardia -. Non si è inoltre colta l’opportunità di incrementare il cofinanziamento della misura, finalizzata all’integrazione dei servizi”.

Secondo la Cisl, inoltre, manca nella delibera un vincolante rapporto tra risorse disponibili ed incremento dell’offerta dei servizi educativi e di istruzione, anche al fine di assicurare una maggior omogeneità sull’intero territorio regionale. “Viene così meno la conseguente ambizione – conclude la segretaria regionale Cisl – di raggiungere più elevati tassi di frequenza dei servizi per l’infanzia, in linea con quelli dei principali Paesi europei”.

La Cisl Lombardia è impegnata a proseguire il confronto con la Regione, in previsione dei successivi atti di programmazione in materia, in rete con le associazioni di rappresentanza che partecipano al tavolo regionale.