Siglato il Patto per la riforma del mondo della scuola tra governo e sindacati

Sbarra: “L’investimento nella formazione è strategico per il futuro del Paese”

Milano, 20.5.2021

Firmato il Patto per l’Istruzione tra i sindacati e il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi. Il documento parte dalla premessa che le istituzioni scolastiche costituiscono il volano per la crescita culturale ed economica del Paese e delinea la cornice degli interventi per programmare l’offerta formativa, intervenire sugli organici, rendere regolari le procedure di reclutamento, innalzare il livello di istruzione, potenziare la formazione dei docenti, intervenire sulle politiche salariali, valorizzare il personale.

“Il Patto per la scuola deve segnare l’avvio di un percorso concertato di riforme che veda nella Scuola e nelle filiere della conoscenza dimensioni fondamentali per il futuro della comunità nazionale: forti investimenti, protagonismo del lavoro, valorizzazione del capitale umano, della formazione, delle competenze le coordinate essenziali cui fare riferimento per rendere costante e sistematico un dialogo responsabile e partecipativo, rafforzando le relazioni sindacali a tutti i livelli”. Così il segretario generale della Cisl, Luigi Sbarra, commenta l’accordo sottoscritto. “Questo è particolarmente necessario per la scuola, per le dimensioni e la complessità di un sistema che deve assicurare sull’intero territorio nazionale l’esercizio di un diritto fondamentale come quello all’istruzione”.


Il Patto per la Scuola, come quello sottoscritto per l’intera Pubblica Amministrazione, contiene fra gli obiettivi anche il rinnovo del contratto di lavoro, ormai giunto a scadenza.

“Si tratta di un’esigenza condivisa in modo esplicito dalle parti firmatarie – afferma Sbarra -, ora occorre giungere rapidamente all’avvio del negoziato, per il quale sono state poste le giuste premesse. È importante che il Governo abbia inserito nel decreto sostegni misure specifiche per la scuola, tra cui quelle relative al reclutamento puntando ad una copertura stabile dei posti vacanti già dal prossimo 1° settembre: ci sono aspetti che meritano di essere corretti o perfezionati, lo si dovrà fare in sede di discussione parlamentare, consideriamo il decreto una base di partenza su cui chiediamo siano necessari ulteriori passaggi di confronto”.


IL TESTO – Patto per la Scuola al centro del Paese