Sindacati del commercio contro le aperture a Pasqua e Pasquetta

Invitano le lavoratrici e i lavoratori della Grande Distribuzione a rimanere a casa nei giorni di Pasqua e Pasquetta

Milano, 10.4.2020

In questi giorni Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs della Lombardia hanno scritto sia ai prefetti che al presidente Fontana per manifestare tutta la loro preoccupazione riguardo le aperture di supermercati e ipermercati nei giorni di Pasqua e Pasquetta.
“Riteniamo che chiudere i super/iper durante le festività – scrivono in una nota unitaria – sarebbe stata una misura coerente per arginare il contagio da Covid -19 a favore di una più efficace limitazione di mobilità delle persone, da tutti considerata decisiva per ridurre al minimo la trasmissione del virus”.
“Evidentemente – proseguono – il presidente della Regione più colpita dalla pandemia, contrariamente a quanto deciso da diverse Regioni italiane, dimostra di essere più sensibile alle attese della Grande Distribuzione che alla salute di cittadini e lavoratori, in contraddizione con il reiterato invito a rimanere a casa in questo momento così decisivo. Non ordinare la chiusura dei supermercati e dei centri commerciali potrebbe, infatti, diventare una scusa per uscire di casa, aumentando così il rischio per i cittadini e per i lavoratori della Grande Distribuzione”.
Filcams, Fisascat e Uiltucs della Lombardia esprimono netta contrarietà nei confronti di questa scelta “incomprensibile del presidente Fontana”.
“Nel contempo – concludono – continueranno ad attivarsi per garantire adeguate condizioni di sicurezza in tutti i luoghi di lavoro e inviteranno le lavoratrici e i lavoratori della Grande Distribuzione a rimanere a casa nei giorni di Pasqua e Pasquetta, consapevoli di non togliere nulla in termini di servizio essenziale ai cittadini. Al contrario, contribuirebbero alla lotta coerente al Conoravirus, al cui primo posto dev’essere messa la salute delle persone e non gli interessi commerciali”.