Sindacato, Cisl Lombardia: riscoprire il ruolo profetico e abitare le periferie esistenziali

Milano, 28.6.2018

Nel primo anniversario dell’incontro dei delegati al XVIII Congresso nazionale confederale Cisl con Papa Francesco, la Cisl Lombardia ha scelto di riunire oggi il suo consiglio generale straordinario allargato al carcere milanese di San Vittore. Una mattinata intensa, ricca di interventi e contributi sul tema “Il ruolo profetico del sindacato, capace di innovarsi e aperto alle periferie esistenziali”.

“Un anno fa Papa Francesco ci ha richiamato alla necessità di aprirci alle periferie esistenziali, di uscire dalla cittadella dei garantiti per farci prossimi a chi abita le periferie del disagio – ha ricordato nella sua introduzione il segretario generale della Cisl Lombardia, Ugo Duci -. Per questo abbiamo scelto di essere qui oggi, dove ogni ogni giorno tante persone, ognuna per il proprio ruolo e con la propria storia è impegnata a combattere il disagio e sperimentare percorsi di reinserimento”. “Dobbiamo rilanciare il messaggio del Papa e dare gambe alle sue sollecitazioni di un anno fa, tornando a svolgere il ruolo profetico del sindacato – ha aggiunto – . Un ruolo che sottintende una grande responsabilità poiché ci chiama a dare risposte concrete ai molteplici bisogni e aprirci anche a chi è lontano dai luoghi storici che ci appartengono”.

Un luogo denso di significato quello scelto per il consiglio generale straordinario, cui ha partecipato anche un ragazzo detenuto che nel portare il suo saluto a sottolineato con forza che “il problema è fuori” esplicitando le difficoltà del reinserirsi nella società, una volta scontata la propria pena. Difficoltà che un percorso di reinserimento lavorativo può contribuire a contrastare. Lo ha sottolineato anche il direttore di San Vittore, Giacinto Sicliano, portando il proprio saluto. “Le problematiche del mondo del lavoro sono la quotidianità per il sindacato, ma sono importanti anche per noi, perché è nella pratica del lavoro che la persona esprime le proprie potenzialità e costruisce il futuro, seguendo una visione – ha detto -. Nel percorso di sviluppo e crescita della persona sono fondamentali sia il datore di lavoro che crede nella persone che il sindacato, che uscendo da logiche di parte aiuta il sistema migliorare”.

Ad aprire i lavori l’intervento di padre Giacomo Costa, direttore della rivista Aggiornamenti sociali, che ha analizzato il discorso di Papa Francesco, evidenziando i richiami alla necessitò di partire sempre da un’analisi del contesto in cui si opera, senza prescindere dall’attenzione alle persone e mettendo a fuoco le radici e le cause profonde delle dinamiche economiche e lavorative. Ivo Lizzola, professore di Pedagogia sociale e della marginalità all’università di Bergamo, ha ricordato che per dare risposte efficienti alla marginalità occorre essere radicati sul territorio, andando a veder e vivere le “periferie esistenziali”.

Introdotta e coordinata da Aldo Carera, professore di Storia Economica all’università Cattolica di Milano e presidente della Fondazione Giulio Pastore, si è quindi tenuta la tavola rotonda sull’azione delle categorie, dei servizi e confederale Cisl per innovare il sindacato e rappresentare gli “esclusi”.
Maurizio Petriccioli, segretario generale della Fp Cisl, ha sottolineato l’esigenza di riflettere sulle forme rappresentanza e ricordato le particolarità del settore pubblico, dove i lavoratori sono fortemente impegnati nell’ascolto delle persone. Una dinamica che dovrebbe essere valorizzata. Altrettanto da valorizzare il ruolo dei servizi Cisl, antenne dei bisogni, spesso altrimenti inespressi, delle persone. “Le persone più fragili spesso sono anche le più umili, che in molti casi nemmeno conoscono i loro diritti – ha sottolineato Remo Guerrini, responsabile Inas Cisl Lombardia -. I servizi sul territorio fanno sindacato e sono un presidio strategico”.

Franco Turri, segretario generale della Filca Cisl, ha evidenziato l’esigenza di valorizzare la contrattazione, “che deve essere contrattazione mirata”, quale strumento principe per “dare dignità ai bisogni delle persone”. A conclusione della mattinata l’intervento del segretario generale aggiunto della Cisl, Gigi Sbarra. “Nel nostro Paese, in Europa, in Occidente dobbiamo agire consapevoli del fatto che esiste un legame inscindibile tra inclusione ed obiettivi di sviluppo generale – ha detto-. La coesione è dovere morale, l’unica via che ci è data per uscire in positivo dalla crisi”. “Migliaia di militanti, operatori, delegati, quadri, dirigenti Cisl ogni giorno incontrano migliaia di lavoratori e pensionati – ha aggiunto Sbarra -. Il nostro lavoro comincia guardando in faccia gli ultimi, gli emarginati, coinvolgendo attivamente le persone offrendo solidarietà, impegno, entusiasmo, mai in una logica paternalista e caritatevole”. Sbarra ha poi sottolineato che la Cisl è “un presidio umano e sociale per lo sviluppo della persona” poiché “mette al centro essere umano con tutti i suoi bisogni, nel lavoro ma anche nelle relazioni sociali e familiari”. “Occorre saper rispondere a vecchi e nuovi bisogni – ha detto -. Il principale male del nostro tempo è la diseguaglianza che dilaga, rispondiamo mettendo al centro il lavoro dignitoso”.