Sisme, nessun accordo: confermati i licenziamenti per 223 lavoratori

Milano, 13.1.2013
 
Niente da fare. Dopo tredici ore di trattativa l’incontro in Arifl di venerdì scorso si è chiuso con la conferma della direzione della Sisme di voler procedere ai 223 licenziamenti, anziché utilizzare il 4° anno di contratti di solidarietà.. “Le motivazioni addotte dall’azienda per non dare seguito ed applicazione all’accordo del 29 novembre oltre che essere pretestuose, infondate sono ingiustificate ed immorali – afferma Alberto Zappa, segretario Fim Laghi -. Sono state anche verbalizzate da Arifl e le renderemo pubbliche. I motori Sisme usciranno con il marchio dell’infamia a seguito della scellerata scelta di condannare centinaia di famiglie ad una prospettiva drammatica che verrà comunicata con la lettera di licenziamento”. “L’azienda ha dimostrato la totale assenza di responsabilità sociale – aggiunge -. Ha rifiutato il sostegno del ministero, della Regione, non ha ascoltato i sindaci presenti venerdì a Milano, con i parlamentari e i consiglieri regionali. Non ha ascoltato la voce del nostro vescovo Diego Coletti, ha dimenticato che il presente di oggi è stato costruito con la fatica e il sacrificio di chi oggi drammaticamente sa che potrebbe arrivare una lettera che lo condanna alla perdita del posto di lavoro”. Sabato i lavoratori hanno protestato nuovamente davanti alla sede di Olgiate Comasco. Questa mattina sono riuniti in assemblea (vedi foto), per fare il punto su quanto è successo e decidere come proseguire.