Vertenza Voss, oltre 3mila firme su Change.org per dire no ai licenziamenti

Domani nuovo incontro

Milano, 11.1.2021

Oltre 3mila persone hanno già firmato la petizione on-line lanciata su Fim Monza Brianza Lecco e Fiom Cgil Lecco su Change.org per dire NO ai 70 licenziamenti decisi dalla dirigenza di Voss Fluid presso il sito produttivo di via Stoppani a Osnago.

Fim Cisl Monza Brianza Lecco e Fiom Cisl Lecco stanno sostenendo le lavoratrici e i lavoratori della Voss Fluid di Osnago nella lotta per la difesa del lavoro dopo che l’azienda, multinazionale tedesca, ha annunciato la chiusura della produzione nel sito di Osnago (Lecco).

All’ultimo incontro istituzionale in regione la proprietà ha ribadito la volontà di perseguire il suo obiettivo di chiusura, senza dunque alcuna possibilità di trattativa.

All’ultimo incontro istituzionale in regione la proprietà ha ribadito la volontà di perseguire il suo obiettivo di chiusura, senza dunque alcuna possibilità di trattativa.

“È inaccettabile l’arroganza dell’azienda – osservano Eliana Dell’Acqua e Lorena Silvani Fim Cisl Mbl -. Serve rispetto per le lavoratrici e i lavoratori. Togliere subito ogni pregiudiziale per risolvere questa complicata situazione. Di questo passo si rischia di vanificare il ruolo e l’impegno di Regione Lombardia. L’azienda da una parte sembra dare disponibilità a una discussione nel merito, dall’altra però respinge ogni proposta alternativa alla chiusura e al licenziamento dei dipendenti. Una posizione inaccettabile”.

Una posizione che fa il paio con l’indisponibilità ad anticipare il trattamento economico di cassa integrazione con causale Covid aperta fino al prossimo 31 marzo. “Questa decisione – continuano le sindacaliste – ha il sapore di una ripicca nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori che sono in presidio permanente da 25 giorni”.

L’azienda ha respinto ogni possibile alternativa alla chiusura, accusando i lavoratori e il sindacato di mettere a rischio anche la sopravvivenza del secondo sito presente ad Osnago.

“Serve più rispetto per le settanta lavoratrici e lavoratori – concludono le sindacaliste – che non sono stracci da gettare dopo averli spremuti, ma persone a cui va assicurata dignità e futuro. A questo punto, se questa è la modalità di gestione, siamo preoccupati anche per il futuro dell’altro sito Voss di Osnago”.

In attesa del prossimo incontro, fissato per domani 12 gennaio, prosegue il presidio, attorno al quale è scattata una gara di solidarietà dei cittadini di Osnago e non solo.

SOSTIENI LA LOTTA DEI LAVORATORI VOSS, FIRMA LA PETIZIONE SU CHANGE.ORG