Rapporto di Mario Draghi sul futuro della competitività dell’Unione Europea | La posizione del Sindacato Europeo

Ieri, lunedì 9 settembre, è stato presentato ufficialmente il Rapporto redatto da Mario Draghi, su mandato della Presidente della Commissione Europea Ursula Von der Leyen, sul futuro della competitività dell’Unione Europea

Il rapporto prende in considerazione gli elementi che dovrebbero essere affrontati nei prossimi anni per garantire il futuro dell’Unione Europea e la sua competitività, facendo una panoramica della situazione attuale e delineando circa 170 proposte per la cui attuazione, secondo quanto indicato da Draghi nel rapporto, servono circa 750-800 miliardi di euro all’anno di investimenti.
Le proposte affrontano molti ambiti e settori economici, ma anche alcune riforme istituzionali dell’Unione Europea, dall’abolizione del diritto di veto nel Consiglio all’emissione di titoli di debito comune a livello europeo (Eurobond)

Di seguito, potete leggere e scaricare il rapporto completo, disponibile al momento solo in lingua inglese:

LA POSIZIONE DEL SINDACATO EUROPEO

L’appello della CES (Confederazione Europea dei Sindacati) per un cambiamento significativo verso un maggior investimento dell’UE è stato sostenuto da Draghi, ma i Sindacati avvertono che saranno necessarie misure specifiche per garantire che gli investimenti generino posti di lavoro di qualità in tutti i settori e in tutte le regioni

In questo senso, il coinvolgimento dei Sindacati sarà fondamentale: il dialogo sociale e la contrattazione collettiva devono essere al centro della soluzione per la competitività europea e per questo la CES chiede al Presidente della Commissione Europea di convocare un gruppo di lavoro dei partner sociali per discutere il rapporto e le prospettive future

Esther Lynch, Segretaria Generale dell’ETUC, sostiene che l’Europa non può competere attraverso misure di deregolamentazione che potrebbero compromettere le protezioni per i lavoratori. Invece, mette in evidenza che il vantaggio competitivo dell’Europa risiede nelle competenze della sua forza lavoro e nei posti di lavoro ad alto valore che derivano da queste competenze. Lynch apprezza il riconoscimento nel rapporto Draghi che l’UE non dovrebbe abbassare i salari in una corsa al ribasso, ma insiste sul fatto che qualsiasi investimento deve essere collegato a impegni per posti di lavoro di qualità e progresso sociale

Per approfondire la posizione della CES: