Milano, 28.4.2016

Dall’analisi dei dati messi a disposizione da Regione Lombardia emerge che anche nel 2015 industria, costruzioni e agricoltura sono stati i settori più rischio. In questi tre ambiti, infatti, si concentrano ben 38 dei 44 decessi rilevati da Regione Lombardia tramite i servizi territoriali (16 industria, 12 costruzioni e 10 agricoltura).
Cgil, Cisl e Uil Lombardia sollecitano l’impegno dell’assessorato regionale al Welfare alla verifica dello stato di attuazione del piano quinquennale regionale su salute e sicurezza 2014-2018, a due anni dalla sua approvazione, e ad un necessario confronto tra le parti sociali sulla sua corretta e puntuale applicazione.
Sul fronte dell’amianto, in Lombardia si assiste ad una vera e propria emergenza, con 86 siti contaminati, il 33% della presenza totale di amianto in Italia. Solo di coperture in cemento-amianto si stimano circa 3 milioni di metri cubi. “Il problema amianto non è solo una questione che riguarda i lavoratori ex esposti, ma tutta la popolazione – spiega Paola Gilardoni, segretario regionale Cisl Lombardia -. Manca però un vero e proprio censimento, se si escludono le coperture, per le quali c’è una mappatura ancora non completa. Altro aspetto rilevante, a proposito di amianto, riguarda le discariche. Tra quelle messe sotto sequestro e quelle mancanti, in Lombardia non ci sono sufficienti discariche pronte per il conferimento dei materiali contenenti amianto. Al momento il grosso del materiale derivante dalle bonifiche va in Germania, che però sta esaurendo la capienza!”.
Il sindacato confederale in Lombardia ha da tempo avanzato proposte concrete per supportare e migliorare gli interventi a tutela dei cittadini e di bonifica delle aree. Tante e in diverse direzioni: nuova sorveglianza sanitaria, riassetto legislativo regionale, informazione e formazione di soggetti intermedi e della popolazione, sostegno alla ricerca scientifica, costituzione di una Cabina di regia regionale. “Anche su questo versante – concludono Cgil, Cisl e Uil – sollecitiamo l’assessorato all’ambiente a convocare un tavolo con la presenza di tutti i soggetti coinvolti”.