Delegati Cae a lezione di contrattazione transnazionale

Milano, 4.12.2015

Si è svolta ieri, 3 dicembre, la seconda giornata formativa “Ruolo ed evoluzione futura dei Cae” prevista nell’ambito del progetto europeo Dedalus & Arianna sul tema dei Cae e sui diritti di informazione, consultazione e partecipazione dei lavoratori, finanziato dall’Unione Europea. Il corso era rivolto ai delegati Cae di lunga esperienza e ai membri Cae che necessitano di una formazione approfondita sulle tematiche legate all’azione dei Cae e al tema della contrattazione transnazionale.
Miriam Ferrari, responsabile del Dipartimento politiche europee ed internazionali, di cooperazione e migratorie della Cisl Lombardia, nel suo intervento introduttivo ha ripercorso i contenuti affrontati nella prima giornata formativa, dal breve inquadramento legislativo dello strumento Cae fino alla definizione di cosa si intende e di come si concretizza il diritto di informazione e consultazione, per poi focalizzarsi sull’obiettivo di questa seconda giornata: offrire un’occasione di scambio e confronto delle esperienze maturate all’interno dei Cae, condividendo criticità e dubbi, così come positività ed eventuali proposte. “Siamo convinti che occasioni come questa, in cui delegati di di diverse categorie possono confrontarsi e condividere le proprie esperienze, siano occasioni fondamentali e di estrema importanza per creare una rete sindacale efficace nella quale rintracciare più facilmente le informazioni necessarie”.
Durante tutta la mattinata i partecipanti si sono confrontati ragionando sul ruolo e sull’evoluzione futura dei Cae partendo dalle proprie esperienze. Questo confronto ha portato alla stesura di una lista di elementi critici ed elementi positivi dell’azione del Cae. Fra gli aspetti positivi, i più comuni sono il grande valore dell’esperienza transnazionale del Cae, il Comitato aziendale europeo come luogo di connessione dell’esperienza sindacale, la possibilità di accesso alla formazione; la possibilità di allargare i propri orizzonti, ragionando e pensando anche nell’attività di Rsu in un’ottica più europea ed internazionale, la possibilità comunque di avere una visione più organica della struttura dell’azienda a livello globale e la possibilità di costruire una rete di comunicazione con i delegati Cae degli altri Paesi.
Tra le criticità emerse, le più comuni sono: la scarsa conoscenza dello strumento dei Cae tra i lavoratori, la scarsa attenzione che a volte le Rsu hanno nei confronti del Cae, il poco tempo che i delegati Cae quasi sempre anche delegati sindacali nelle aziende, riescono a dedicare all’azione nei Cae, la provenienza stessa dei delegati Cae, a volte nominati direttamente dall’azienda o espressione stessa a volte del management aziendale, la difficoltà ad avere in tempi utili le informazioni da dover discutere con l’azienda durante le riunioni Cae, con la conseguenza di non essere in grado di poter partecipare attivamente alle riunioni.
Nel pomeriggio, Marco Cilento della Confederazione Europea dei Sindacati, partendo dalle esperienze raccontate dai delegati Cae, ha focalizzato il suo intervento sul tema della contrattazione transnazionale, sul possibile sviluppo futuro per i Cae e sul rapporto con le federazioni sindacali europee.
Tanto lavoro su questi temi c’è ancora da fare, a partire dalla piena identificazione tra Cae e sindacato.