Il lavoro nell’emergenza Covid, testimonianza di un delegato Cae in Tenaris Dalmine

Il racconto di Dennis Marelli

Milano, 15.9.2020

Nell’ambito del progetto europeo “Les CEE: le socle européen du dialogue social”, il dipartimento Internazionale della Cisl Lombardia (che del progetto è capofila), in collaborazione con gli altri partner, raccoglie periodicamente e pubblica su un sito web dedicato le testimonianze dei delegati Cae sulle problematiche del mondo del lavoro nelle diverse aziende nei vari Paesi.

Di seguito un estratto dalla testimonianza di Dennis Marelli, delegato Cae in Tenaris Dalmine.

Per quanto riguarda le attività del Cae Tenaris, subito dopo il primo modulo del corso di formazione transnazionale svoltosi a Barcellona c’è stata a Dalmine la riunione annuale dei componenti italiani e rumeni, dove ho avuto modo di conoscere i colleghi visto che ero alla mia prima partecipazione. Durante la riunione ci siamo scambiati un po’ di informazioni sulle attività lavorative nei nostri stabilimenti trovando alcune cose in comune ma anche diversità. I colleghi rumeni hanno dimostrato molto interesse soprattutto sul tema della sicurezza e sulle norme con cui viene gestita ed applicata in Italia, da parte nostra l’interesse si è concentrato sugli investimenti che l’azienda sta facendo in Romania. Da un punto di vista economico, i colleghi ci hanno detto che la diversità di retribuzione fortunatamente non è marcata come in passato a favore dell’Italia, ma piano piano il gap si sta colmando, aspetto questo davvero positivo. Nell’incontro con l’Ad è stata richiesta la costituzione di un comitato mondiale avendo l’azienda stabilimenti anche in Sud America, Stati Uniti e Asia, ma la richiesta è stata rifiutata dall’azienda. Abbiamo fatto presente anche la presenza di un piccolo stabilimento nel Regno Unito chiedendo di includerlo nel Cae e l’azienda ha risposto che è giusto, ma che sembra sia uno stabilimento talmente piccolo che non ha rappresentanza, comunque è stato chiesto alla coordinatrice del Cae di occuparsene.
Dopo la riunione annuale, l’attività del Cae si è limitata allo scambio di informazioni sullo stato della pandemia in quanto Tenaris Dalmine è proprio nell’area più colpita. Purtroppo ci sono stati colleghi che a causa del virus sono venuti a mancare e tutti i nostri sforzi sono stati concentrati nel cercare di minimizzare il rischio del contagio. Siamo riusciti ad ottenere anche delle fermate per consentire che l’ambiente di lavoro fosse adeguato al rispetto del protocollo sulla sicurezza promosso da Cgil, Cisl, Uil e Governo e siamo riusciti a renderlo ancora più stringente e vincolante proprio per evitare che si verificassero ancora delle perdite di vite umane.
La prossima riunione del Cae dovrebbe svolgersi questo autunno, stavolta in Romania, ma dipenderà molto da come procederà la situazione sanitaria
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