Il lavoro nell’emergenza Covid, testimonianza di una delegata Cae Bonduelle

La testimonianza di Valentina Lazzaroni

Milano, 29.9.2020

Nell’ambito del progetto europeo “Les CEE: le socle européen du dialogue social européen”, il dipartimento Internazionale della Cisl Lombardia (che del progetto è capofila), in collaborazione con gli altri partner, raccoglie periodicamente e pubblica su un sito web dedicato le testimonianze dei delegati Cae sulle problematiche del mondo del lavoro nelle diverse aziende nei vari Paesi.

Di seguito la testimonianza di Valentina Lazzaroni, delegata Cae in Bonduelle (Bergamo).

Il Cae di Bonduelle era previsto ad aprile.. Ovviamente non è stato possibile ed è stato quindi rimandato. Ci siamo tenuti in contatto tramite mail e la riunione si è svolta in data 01/09 e 02/09 in via telematica. Soltanto alcuni colleghi francesi si sono collegati dalla sede. L’azienda ha fornito a ciascun membro del Cae 2 interpreti.

Nonostante alcuni piccoli problemi di connessione, credo sia stato il modo migliore per poter dialogare in sicurezza, fattore a cui la mia azienda tiene in modo particolare.

Fin dai primi giorni di pandemia,a fine febbraio, tutti i dipendenti degli uffici sono stati obbligati a lavorare da casa. L’azienda ha fornito a ciascun dipendente un cellulare aziendale ed un laptop e si sono adoperati perché tutti avessimo a disposizione le connessioni adeguate. Non abbiamo perso quindi nemmeno un giorno di lavoro.

Oltre a questo l’azienda ha messo a disposizione dei dipendenti un supporto psicologico tramite un’organizzazione esterna (quindi ovviamente garantendo l’anonimato) e un’assicurazione sanitaria integrativa che avrebbe coperto spese mediche e degenze in caso di contagio.

Bergamo è stata una delle province più colpite e nonostante tutto sono molto soddisfatta di poter dire che Bonduelle non si è assolutamente mai tirata indietro e ha assistito in modo continuo ogni dipendente, continuando a inviare comunicazioni e aiuti. Ci hanno fatto davvero sentire parte di qualcosa.

Abbiamo perso purtroppo un collega in produzione a causa di questa tragedia, e anche in questo caso l’azienda ha raccolto soldi per poter aiutare quella sfortunata famiglia.

Sono orgogliosa di far parte di questa grande famiglia.