
Milano, 17.1.2019
Per lunedì 21 gennaio le sigle sindacali Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl, Faisa Cisal e Fast Confsal, hanno proclamato uno sciopero generale nazionale di quattro ore contro “le proposte europee di nuove norme sui tempi di guida e di riposo per il personale dei servizi di trasporto passeggeri a lunga percorrenza”. Le modalità di adesione variano da città a città.
LE RAGIONI DELLA PROTESTA
La Commissione europea ha pubblicato, nell’ambito della presentazione del cosiddetto Mobility Package, una proposta di modifica del Regolamento CE 1073/2009, che fissa norme comuni per l’accesso al mercato internazionale dei servizi di trasporto effettuati con autobus e pullman, suscitando forti preoccupazioni, essa prevede:
• un regime autorizzatorio, che consentendo la possibilità di presenza di più operatori a partire da percorrenze superiori ai 100 Km., determinerebbe una sovrapposizione con i servizi di Tpl, soggetti non solo ad un diverso regime, ma anche a regolamentazione e compensazioni nell’ambito di contratti di servizio pubblico;
• la completa liberalizzazione delle operazioni di cabotaggio, cioè la possibilità di operatori stranieri di effettuare servizio di trasporto di persone a lunga percorrenza senza limiti di tempo, con la conseguente deregolamentazione completa del mercato, verso una concorrenza sleale e dumping sociale;
• modifiche al Regolamento n. 561/06, aumentando in modo esponenziale le ore di guida dei conducenti e riducendo quelle di riposo, amplificando i rischi per la salute e la sicurezza dei conducenti, dei passeggeri e degli utenti della strada.
I SINDACATI DICONO NO:
✓Alla liberalizzazione del trasporto di persone a lunga percorrenza incluso il trasporto extraurbano
✓ Agli effetti negativi sull’occupazione
✓ Alla restrizione del diritto alla mobilità
✓ Agli effetti negativi sul riposo e sull’impegno lavorativo degli autisti