Edili, sindacati: stesso contratto per i lavoratori dei cantieri

Milano, 14.2.2018

“Stesso lavoro, stesso contratto”: è  quanto chiedono i sindacati di categoria degli edili Fillea Cgil, Filca Cisl  e Feneal Uil presentando una proposta di legge unitaria per  “l’applicazione di un solo Ccnl per tutti i lavoratori in  cantiere”, contro il dumping contrattuale e la fuga verso  l’applicazione di contratti meno onerosi. Una proposta “aperta”,  sottolineano le tre sigle degli edili, che hanno riunito i  direttivi unitari.
Il sistema del massimo ribasso “è diventato – sostengono – anche il criterio di scelta dell’applicazione contrattuale da  parte di molte imprese, andando oltre il principio per cui vi debba essere una correlazione stringente tra Ccnl applicato ai lavoratori e reale attività di impresa. La tendenza a non  applicare più il contratto del settore merceologico di  appartenenza (come logica vorrebbe) o dell’attività prevalente  viene tranquillamente alimentata dalla spasmodica ricerca del  Ccnl meno oneroso, secondo un’idea distorta della cosiddetta  ‘libertà di impresa’”.

E’ quanto accade oggi, dicono, nel mondo  del lavoro ed in primis nei cantieri edili. Di qui le proposte dei tre sindacati, tra cui quella di definire un unico contratto collettivo nazionale di lavoro per tutte le imprese edili. “Da tempo il sindacato unitario dell’edilizia chiede a tutte le proprie controparti di sottoscrivere un unico Ccnl del settore”, rimarcano presentando la proposta di legge e intendendo “aprire una grande vertenza verso le associazioni datoriali, le istituzioni, il governo e le forze politiche che si candidano alla guida del Paese”.

Tra le altre richieste, quella di introdurre la ‘patente a punti’ per poter aprire un’impresa e/o come sistema premiante in caso di aggiudicazione di appalti pubblici e reintrodurre il Durc (Documento unico di regolarità contributiva) per cantiere con una normativa apposita per l’edilizia.