Milano, 20.10.2016

Il 2015 con un totale di 462 accordi segna un importante incremento dell’attività negoziale rispetto al 2014 (erano stati 402). In particolare, risultano essere in netto aumento gli accordi siglati con ambiti territoriali sovracomunali. “Nel complesso possiamo valutare questa tendenza come molto positiva – osserva Puglia -. La promozione di attività negoziali a livello sovracomunale presenta numerosi vantaggi e risponde a specifiche criticità che la prassi negoziale tradizionale, può presentare. Ad esempio, la contrattazione per ambiti territoriali sovracomunali permette di incrementare la gestione associata delle funzioni amministrative e dei servizi e favorire processi di unione e fusione tra comuni”.
In generale, i dati sulla negoziazione sociale 2015 evidenziano un aumento del numero dei temi trattati a livello regionale, che sale a 4.481. Un incremento importante rispetto agli anni precedenti. Dall’analisi dei temi maggiormente affrontati (dalle agevolazioni e detrazioni fiscali agli interventi contro la povertà, dai contributi sull’affitto al rimborso dei ticket sanitari) emerge una strategia che mira al contenimento degli effetti negativi della crisi economico-finanziaria a carico dei cittadini ed in particolare delle fasce più deboli della popolazione. Da un lato, attraverso il contenimento della pressione fiscale a carico dei cittadini ed il mantenimento di servizi essenziali come, ad esempio, l’istruzione. Dall’altro, attivando provvedimenti atti a sostenere il reddito delle fasce più deboli della popolazione.