Bergamo, sindacati e Ascom firmano accordo territoriale per detassazione

Milano, 19.10.2016
 
Ascom Bergamo, Fipe e Federalberghi e le organizzazioni sindacali dei lavoratori Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs hanno raggiunto una intesa quadro territoriale per la detassazione. È un importante vantaggio fiscale per i lavoratori delle imprese del terziario. Le intese danno la possibilità alle imprese aderenti a Confcommercio che applicano integralmente il Contratto del terziario (distribuzione e servizi) e  quello del Turismo (alberghi e pubblici esercizi) di erogare ai propri dipendenti, con un reddito annuo non superiore ai 50.000 euro, premi di produttività, applicando un’aliquota agevolata che riduce il cuneo fiscale. Si tratta di un risparmio molto significativo: l’aliquota applicata sui premi di produttività si abbatte da circa il 27% medio al 10% comprensivo delle varie addizionali fiscali.
“La detassazione dei premi di produttività convertibile anche in servizi di welfare completamente detassati – dichiara Paolo Malvestiti, presidente di Confcommercio Bergamo – è un importante passo in avanti della fiscalità a beneficio di imprese e lavoratori. Questo accordo dimostra ancora una volta l’utilità dei corpi intermedi, come sono le organizzazioni sindacali più rappresentative sul territorio, in grado di essere un ottimo collante con lo stato e le imprese”
“Si tratta di un accordo necessario che riafferma e rafforza l’importanza e l’efficacia della contrattazione realizzata dalle Organizzazioni sindacali più rappresentative sul territorio, che coglie le opportunità offerte dalla legge di stabilità 2016, collegando le erogazioni premiali al raggiungimento di performance significative per l’azienda e introducendo la facoltà per i collaboratori di fruire degli incentivi sotto forma di prestazioni di welfare. In tal modo, nelle tasche dei lavoratori bergamaschi potranno rimanere circa due milioni di euro”.
“Con questi accordi – sostiene Alberto Citerio, segretario generale Fisascat Cisl –  riusciamo a raggiungere numerosi lavoratori in settori  frammentati come quelli del commercio e del turismo. Il valore dell’intesa sta soprattutto nello spazio che viene dato alla contrattazione territoriale e dallo stimolo introdotto, finalizzato alla partecipazione di tutti alle scelte. Da non sottovalutare poi i vantaggi fiscali consequenziali all’accordo che potranno far aumentare il potere di acquisto dei lavoratori”
“Terziario, commercio e turismo sono settori che producono la maggior parte della ricchezza del paese – conclude Citerio.  Queste intese riconoscono vantaggi economici per i lavoratori e premiano la produttività delle imprese. Vanno estese le previsioni di legge sulla detassazione di produttività per spingere la crescita e la creazione di posti di lavoro”.