Milano, 6.5.2016

L’importo del costo vivo del permesso di soggiorno (che copre le spese di stampa) è stato innalzato da 27,50 a € 30,46. A tale spesa vanno aggiunti € 30 che si pagano a Poste Italiane per la spedizione dell’istanza, € 16 per la marca da bollo e, soprattutto, il contributo richiesto per il rilascio/rinnovo del permesso di soggiorno, che varia dagli 80 ai 200 euro a seconda della durata del documento. Una somma che è stata giudicata spropositato da una sentenza della Corte di Giustizia Europea che risale ormai ad 8 mesi fa.
“La riservatezza sul decreto dei ministeri dell’Interno, dell’Economia e della Pubblica Amministrazione, pubblicato il 27 aprile in Gazzetta Ufficiale e vigente dal giorno successivo – afferma Luis Lageder, presidente Anolf Lombardia – ha fatto sì che lo stesso fosse fino all’ultimo momento sconosciuto ai più. Noi abbiamo appreso dell’aumento in maniera pressoché incidentale; persone, uffici postali, questure lo hanno appreso in maniera altrettanto incidentale”. “Non siamo affatto tolleranti nè comprensivi nel merito dei comportamenti – aggiunge -. Annotiamo la prontezza con la quale è stato adeguato il prezzo del nuovo permesso di soggiorno; rimproveriamo l’assenza di uguale zelo nel recepire le indicazioni che provengono dall’Europa e le numerose interrogazioni parlamentari al riguardo, per ridurre ai termini europei l’esborso richiesto alle famiglie dei cittadini stranieri regolarmente soggiornanti nel nostro Paese”.