Eni-Versalis, nuovo sciopero il 13/5 contro la vendita

Milano, 6.5.2016
 
“La vertenza aperta nei confronti di Eni non si ferma”, avvertono i sindacati Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil che “hanno proclamato otto ore di sciopero per tutti i lavoratori del Gruppo Eni e di Saipem per venerdì 13 maggio”; nella stessa giornata “una nuova manifestazione nazionale a Roma, alla quale saranno presenti anche le segreterie di Cgil, Cisl, Uil”. Intanto ribadiscono il no “ad una operazione avventurosa e rischiosa come quella che vedrebbe la chimica italiana in mano
ad un fondo americano, Sk Capital -. Sarebbe un autogol per l’industria e un colpo mortale alla manifattura italiana”. “In ballo c’è il futuro della chimica italiana e il rilancio delle attività industriali del cane a sei zampe in Italia. Quello che si delinea – dicono i segretari generali  delle tre sigle di settore, Emilio Miceli, Angelo Colombini, Paolo Pirani – è un piano di alleggerimento di Eni: dopo Saipem, Versalis e il comparto retail di Gas&Power. E’ dunque il ridisegno del Gruppo energetico il vero tema al centro della mobilitazione di questi mesi e del prossimo sciopero del 13 maggio”. Al contrario “il nostro ruolo – ricordano – è quello di richiamare Eni ad un comportamento responsabile, ad attuare gli
investimenti previsti dal piano, al suo ruolo di attore fondamentale dell’industria italiana per lo sviluppo del Paese”. Il no alla cessione di Versalis a Sk Capital è motivato anche dal giudizio sul fondo, considerato dai segretari generali di  Filctem Cgil, Femca Cisl, Uiltec Uil “un interlocutore non credibile, sia finanziariamente che per capacità industriali”.   E aggiungono: “Abbiamo chiesto proprio ieri un nuovo incontro al Governo al fine di poter esporre le nostre ragioni e le nostre proposte, che non sono altre che quelle dei lavoratori e di numerosi cittadini italiani”.